Reiki per bambini

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Una tecnica di guarigione naturale molto adatta ai bimbi.

Cos'è il Reiki?

Il fondatore del reiki è il monaco giapponese Mikao Usui da cui prende il nome il metodo Usui Siki Ryoho. Reiki è una tecnica di guarigione naturale che favorisce il benessere riducendo lo stress e i suoi effetti e predispone il corpo all’autoguarigione. Rei, l’energia collettiva, viene canalizzata attraverso il ki, energia personale per riportare equilibrio. Per diventare operatori reiki bisogna seguire un corso in cui vengono eseguite le cerimonie si armonizzazione, impropriamente chiamate aperture o attivazioni, grazie alle quali possiamo diventare canali dell’energia universale che durante i trattamenti viene passata agli altri grazie all’imposizione delle mani.

Trattamento Reiki sui bambini

È una tecnica che non ha alcuna controindicazione dato che agisce a livello energetico. Ripeto spesso che naturale non significa innocuo. Durante i corsi l’insegnante (o master) ha il compito di fare anche queste precisazioni in tal senso proprio per permettere agli allievi di fare buon uso di questa tecnica.  Nel trattamento sugli adulti le posizioni di reiki vanno tenute da 3 a 5 minuti (dipende da livello di reiki dell’operatore, primo o secondo livello - il terzo livello è solo dei master).
Nei bambini il tempo si riduce a un minuto e nei neonati scendiamo a pochi secondi.

Come può essere usato il Reiki

  • In caso di fratture: frequenti nei bambini a causa di cadute. Si deve tenere conto che reiki accelera il processo di ricalcificazione dell’osso quindi è fondamentale che sia in sede correttamente.
  • In caso di febbre: bisogna trattare il primo chakra e le piante dei piedi.
  • Per l’insonnia si può trattare il plesso solare (terzo chakra, regione dello stomaco)  per qualche istante e sotto i piedi per scaricare l’energia in eccesso e favorire il rilassamento.
  • Per le coliche si può trattare l’addome per pochi secondi con una maggiore frequenza e non solo durante la colica, ma anche in altri momenti della giornata.

Segnali durante il trattamento.

I bambini sono molto sensibili e  se durante il trattamento dimostrano agitazione o fastidio significa che stanno prendendo troppa energia.
Può anche capitare che si addormentino.

Come imparare la tecnica Reiki

In Italia Reiki è una tecnica non convenzionale quindi non riconosciuta come curativa. Anche la regolamentazione in associazioni e albi è difficoltosa. La Reiki Alliance è l’associazione internazionale che ha definito alcune linee guida per l’esercizio della professione e per l’insegnamento, ma non tutti i Master aderiscono al suo statuto. La durata dei corsi varia da una a due giornate in base al programma e al numero di partecipanti. Anche i costi sono molto variabili da maestro a maestro. Vi invito a scegliere non in base al prezzo ma in base al master. Dovete sentire che è quello giusto per voi e che è preparato, competente e in grado di guidarvi in questo fantastico viaggio nel mondo del reiki.

I bambini possono imparare Reiki?

Reiki come yoga, meditazione, eft o altre tecniche hanno un primo approccio che può rientrare nella dimensione ludica e favorisce la consapevolezza di sé e del proprio corpo, ma se vogliamo che i nostri figli comprendano e sentano davvero cosa si muove a livello energetico dobbiamo aspettare che siano realmente pronti per approcciare queste tecniche. Preciso questo perché mi è capitato di incontrare bambini di otto, nove anni già secondo livello reiki e questo mi ha lasciato perplessa perché questa è l’età del gioco, della crescita, della formazione e contatto con il mondo fisico mentre reiki riporta su un piano astratto, energetico, sensibile che, a mio avviso, poco si addice a questa età.

di Silvia Ancordi (alias Mathilda Stillday): pedagogista, formatrice olistica, blogger e scrittrice. Si occupa di benessere naturale, crescita personale e legge di attrazione.
Blog: www.mathildastillday.com

 

Immagine: barnabywasson on flickr.com

Barbara Lamhita Motolese

Amo l'innovazione in tutti i campi, e come mamma mi sono scoperta innovativa facendo scelte del passato!
Vivere la mia genitorialità ricercando la coerenza con il mio sentire e con il mio pensiero, mi ha portato a esperienze poco comuni e molto felici: il parto in casa, il co-sleeping, il babywearing, e l'homeschooling... per citarne alcune.
Sono un'appassionata custode della nascita e della genitorialità consapevole.
Ho dato vita a Lallafly.com e al suo blog GenitoriChannel.it per coniugare la mia passione dei temi genitoriali con quella per il web.

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