Le tappe di sviluppo del bambino da 0 a 12 mesi

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Come si sviluppa e di cosa ha bisogno un bambino nel suo primo anno di vita.

Per lungo tempo non ci si è interessati allo sviluppo psicomotorio che il bambino compie nel suo primo anno di vita, si pensava che il neonato fosse cieco, che non provasse sofferenza o piacere e forse le persone erano impegnate ad affrontare problemi importanti legati alla sopravvivenza.

Poi a partire dal dopoguerra, con l'aumento del benessere e degli studi sull'infanzia, anche l'interesse per questo primo fondamentale periodo è andato aumentando e oggi noi possiamo sapere molte cose sulle tappe che il neonato raggiunge man mano che cresce e su come aiutarlo proponendogli situazioni e oggetti adatti alla sua età.

 

Come si sviluppa il bambino: da 0 a 12 mesi

Ogni bambino è diverso e diversi sono i suoi tempi di sviluppo ma possiamo identificare delle tappe obbligate attraverso cui passano prima o dopo tutti i bambini.
Vediamole nel dettaglio perché è importante avere aspettative realistiche su cosa può o non può fare un bambino e per evitare di affrettare i tempi, cosa che risulta sempre dannosa.

Il bambino a un mese

La competenza principale del bambino alla nascita è la capacità di succhiare che gli serve ovviamente per nutrirsi dal seno della mamma. Questa è la fase del contatto continuo in cui la mamma e il bimbo hanno bisogno di passare molto tempo insieme per riposarsi e conoscersi.
Quando appoggiamo il neonato supino si inclina da un lato e a volte si muove in modo incontrollato per esprimere benessere o disagio, può addirittura tremare o sussultare.
Non ha ancora il controllo delle sue mani che sono chiuse a pugnetto quasi sempre ma se avviciniamo un dito, probabilmente per un istinto arcaico, le dita della sua manina si stringono attorno.

Il bambino a 2 mesi

Siamo ancora nella fase di adattamento, il bambino ha bisogno ancora molto del contatto con le braccia della mamma, se lo appoggiamo sulla schiena è ancora insicuro ma messo prono tenta di alzare la testa per guardare e comunica più chiaramente con tutto il corpo gli stati di disagio o di benessere.  A volte sembra osservare l'ambiente intorno, apre le mani, le unisce, le porta alla bocca, succhia o lecca uno o più dita.

Il bambino a 3-4 mesi

Finalmente il neonato ha una sua stabilità, non sussulta più, ha iniziato ad avere dei ritmi più regolari e passa più tempo sveglio. Quando è sdraiato supino sta dritto sulla schiena, gira la testa sui due lati e tiene le gambe piegate sul ventre, a volte scoppia in piccole risa soprattutto se vede un viso.
Ma sa stare anche da solo tranquillo, si guarda le mani e ci gioca, le mani sono quasi sempre aperte pronte a tentare di afferrare gli oggetti.

Il bambino a 5 mesi

neonato piede

Non è ancora pronto a stare seduto da solo ma se lo teniamo in braccio sostiene la testa e si guarda i piedi. Quando lo lasciamo sdraiato comincia a esercitare la schiena tirando contro di sé le gambe ma attenzione a lasciarlo da solo sul fasciatotio perché ruota anche la schiena verso destra e verso sinistra.
Quando gioca riesce ad afferrare un oggetto ma non sempre riesce a lasciarlo andare quando vuole, può mostrare preferenza per un oggetto e lo cerca con gli occhi. 

Il bambino a 6-7 mesi

Intorno a questa età il bambino comincia a volersi mettere seduto, se è sdraiato supino, solleva la testa e le spalle e comincia a voltarsi su un fianco, se è sdraiato prono alza le braccia e gambe e fa l'aereo.
Gioca con le mani, i piedi e quando afferra un oggetto lo scuote e lo porta alla bocca.

Il bambino a 8 mesi

Passa sempre più tempo senza avere bisogno di un adulto e cerca con gli occhi cose o persone che lo interessano, ha imparato a voltarsi su un fianco quando è sdraiato sulla schiena e a tornare supino ma se è sdraiato sulla pancia si solleva sulle mani aperte e il bacino appiattito.
Riesce ad afferrarsi i piedi e a portarseli alla bocca, quando gioca con gli oggetti li passa da una mano all'altra.

Il bambino a 9 mesi

Quando è sdraiato riesce a girarsi su un fianco e a sollevarsi appoggiandosi su un avambraccio.
Comincia i primi buffi tentativi di gattonamento quando è sdraiato sulla pancia si appoggia su una mano e sul ginocchio opposto.
Ha imparato a riconoscere la mamma, il papà e gli altri adulti di riferimento e sorride quando li vede così come sorride a se stesso nello specchio. Ora però sta imparando di non essere più parte della mamma e la sua ansia da separazione può farsi sentire molto forte..
Se trova un oggetto lo porta sistematicamente alla bocca e lo fa ruotare insieme al polso, se gli interessa qualcosa tende un braccio nel tentativo di afferrarlo.

Il bambino a 10 mesi

tinylove seduto

Ha conquistato una sua autonomia nel movimento, si mette da sè supino o prono, sta seduto e quando si mette in ginocchio si dondola avanti e indietro.
Sorride, ride e comunica con gli altri in modo cosciente. Quando gioca apre la mano e fa cadere gli oggetti oppure tiene un oggetto per mano e spesso li sbatte insieme e indica l'oggetto che vuole con l'indice teso.

Il bambino a 11-12 mesi

Allo scoccare dell'anno sono tante le competenze che il bimbo ha già acquisito, si siede in modi diversi, comincia ad andare carponi, sale e scende scalini e scale, usa le due mani in modo simmetrico e afferra da solo un oggetto usando pollice, indice e medio.
Ora è finalmente pronto per sviluppare l'abilità propria degli esseri umani, alzarsi su due gambe e camminare.

Un buon inizio: la stabilità

Nei primi due mesi di vita, ciò che serve al piccolo, è più che altro “stabilità”, il neonato deve stabilizzare il proprio corpo alla vita al di fuori dell'utero, deve imparare a percepire se stesso, il suo corpo, i suoi confini, le sensazioni che gli provoca il movimento, il cibo, il sonno...in questa fase ha "solo" bisogno di noi, del nostro seno, delle nostre braccia, del nostro calore e del nostro conforto.
Se lo lasciate in una sdraietta abbiate cura che il piano su cui appoggia la sua schiena quando la sdraietta è reclinata sia proprio orizzontale per evitare di sovraccaricare la zona lombare.

Il bisogno di stimoli

Verso i tre-quattro mesi il bambino inizia a giocare con il proprio corpo e con quello della mamma e del papà.
I sui bisogni cominciano a differenziarsi, non brama più costantemente la nostra attenzione, vuole scoprire cosa c'è nel mondo oltre a mamma e papà.
Questo è il momento giusto per lasciarlo per brevi periodi sul tappeto gioco e nella palestrina, se è tranquillo non interrompetelo durante le sue attività, adora guardare e toccare

tinylove tappeto

Qualche mese più tardi quando comincia a manipolare oggetti, si apre un mondo nuovo fatto di cubi e libri morbidi, di sonagli e tessuti, un mondo tutto da scoprire con la bocca, le mani e l'udito. Ha bisogno di stimoli via via più diversificati, non ha bisogno di tanti giochi ma di giochi che vengono sostituiti spesso perché ogni gioco ha colori e caratteristiche diversi e lui è curioso di scoprire cose nuove.
Il tempo sul tappeto gioco aumenta, anche per dargli la possibilità di sperimentarsi nel movimento e di "allenare" i suoi piccoli muscoli in preparazione del gattonamento.

Quando il bambino si sposta da solo per casa

Ad un certo punto, a volte in modo inaspettato, il piccolo inizia a muoversi a quattro zampe, questo è un periodo abbastanza impegnativo per gli adulti che lo seguono perché la casa va messa in sicurezza per evitare che il bimbo possa farsi male o maneggiare oggetti che possono essere pericolosi (come i detersivi!).
In alcuni casi può essere comodo o necessario utilizzare il box, per esempio quando siete molto indaffarati, quando avete bambini grandi che giocano in modo troppo irruento o quando avete una casa a più piani e non volete portare il bambino su e giù per le scale. 
Non usatelo mai come punizione e accompagnate sempre il bambino con gesti e parole affettuose perché capisca che non lo state abbandonando.
Se invece avete modo di guardarlo più o meno a vista, lasciate in giro per casa giochi e oggetti che lui può trovare e apprezzare, magari nei cassetti più bassi o nei ripiani alla sua altezza. Lo stesso gioco di sempre, trovato con un po' di impegno in un ripiano potrebbe avere un sapore completamente nuovo .

E naturalmente non mancate di fargli apprezzare la natura con tutte le sue meravigliose bellezze, anche in inverno uscire un'oretta a fine mattinata può essere davvero salutare sia per il bimbo che chi se ne prende cura, aumenta l'appetito e lo fa crollare addormentato dopo pranzo, così finalmente anche noi possiamo avere un po' di riposo!

 

di Barbara Lamhita Motolese

Fonti:
- Abbiamo un bambino di Grazia Honegger Fresco  

 

 

Immagini: Bimba che afferra un gioco di Oksana Kuzmina e Baby lyng down su Shutterstock.com

Barbara Lamhita Motolese

Amo l'innovazione in tutti i campi, e come mamma mi sono scoperta innovativa facendo scelte del passato!
Vivere la mia genitorialità ricercando la coerenza con il mio sentire e con il mio pensiero, mi ha portato a esperienze poco comuni e molto felici: il parto in casa, il co-sleeping, il babywearing, e l'homeschooling... per citarne alcune.
Sono un'appassionata custode della nascita e della genitorialità consapevole.
Ho dato vita a Lallafly.com e al suo blog GenitoriChannel.it per coniugare la mia passione dei temi genitoriali con quella per il web.

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