Togliere il ciuccio: 10 trucchi e i suggerimenti delle mamme

Scritto da

Il ciuccio… croce e delizia di tanti bimbi e genitori, come fare a farne a meno? Abbiamo raccolto per voi i suggerimenti di genitori che sono passati attraverso la grande tappa dell’abbandono del ciuccio.

Qui su Genitori Channel avrete già letto quali sono gli effetti che può avere il ciuccio sulla dentatura e sul palato dei bambini, grazie ad una intervista al dentista odontoiatra, il ciuccio può avere effetti anche sull’allattamento. Non è un oggetto indispensabile per crescere i bimbi, molti bambini lo rifiutano fin da neonati, e molti genitori anche, ma quando invece lo si usa può risultare davvero faticoso riuscire a toglierlo. Non è raro trovare bambini di 3 anni o più che lo usano, magari solo in momenti “critici”: stanchezza, sonno, crisi.

Come fare per togliere il ciuccio?

Impossibile dare una ricetta univoca, è un processo in cui ciascuna famiglia troverà il suo equilibrio, ma ecco 10 modi pratici che potrebbero fornire preziosi spunti a chi vuol cimentarsi in questo importante passaggio per il bambino, e poi una serie di situazioni raccontate da alcuni genitori che ci sono passati.

 

10 suggerimenti pratici per liberarsi del ciuccio

1- legarlo ad un palloncino e lasciarlo trasportare via. E' una cosa che consente di fare una bella preparazione con il bambino: acquistare il palloncino (magari 2: uno da tenere e uno da lasciare andare), poi gli si può raccontare che il ciuccio potrà diventare un esploratore dei cieli, o andare sulla luna, o... e infine una bella gita al parco per lanciare il ciuccio nello spazio

2- usare il ciuccio come pagamento (vero) per un gioco. Potete dire a vostro figlio che se raccoglie tutti i suoi ciucci può scambiarli per un gioco in un negozio di giocattoli. Mettetevi d'accordo con la cassiera che al momento del pagamento dovrà richiedere i ciucci, poi ovviamente farete in modo di pagare, con discrezione.

3- mandarlo in regalo ad un bambino appena nato. Funziona soprattutto se vostro figlio/a ha familiarità con il bebè in arrivo ed è di indole generosa. In quel caso ne farete un pacchettino da mandare o portare al nuovo arrivato (ricordiamo che il ciuccio non andrebbe dato almeno nelle prime 6 settimane di vita, perchè può interferire negativamente con l'allattamento al seno)

4- lasciarlo alla fatina dei ciucci, che porterà un dono in cambio.

5- seppellirlo con dei bulbi o semi di fiori. Un'attività da fare insieme al tuo bambino: mettete il ciuccio in una buca (o un vaso) sotto a dei bulbi o semi di fiori nel terreno, così il ciuccio darà vita a dei bei fiori che saranno nati grazie a lui ;-)

6- stabilite la giornata "io divento grande", mettendola ad un paio di settimane da quando la dichiarate. Quello sarà il giorno in cui il tuo bambino/a diventa grande e dice addio al suo ciuccio, ricevendo in cambio una piccola festa, come una festa di compleanno in famiglia, con torta, candelina, gelato etc. Fate un bel conto alla rovescia sul calendario e create suspance e anticipazione per l'evento.

7- cucite il ciuccio all'interno del suo peluche preferito. Fatevi aiutare da lui/lei, e inserite il ciuccio all'interno di un peluche, in modo che potrà sapere di averlo sempre vicino.

8- fatelo consegnare ad un'autorità, come fosse il sugello del fatto di essere diventati grandi. Raccontate al bambino che per diventare bambini grandi, bisogna consegnare il ciuccio al dottore, o al vigile, o a qualche altra figura che sceglierete. Ovviamente potete mettervi d'accordo prima con la persona che coinvolgerete, e magari consegnargli un regalino da dare al bambino, o un attestato, e poi ricordate di celebrare con un bel gelato o qualcosa di speciale.

9- riducetene l'uso gradualmente: stabilite dei limiti sempre più stringenti, es. "lo usiamo solo in auto e a casa", dopo qualche tempo "lo usiamo solo in casa", poi "lo usiamo solo per dormire", poi lo usiamo solo per addormentarci la sera"... infine occorre sperare che questo gli consenta di abituarsi a farne a meno e quindi ad abbandonarlo (magari usando uno degli metodi segnalati).

10 - infine ricorrere alla condivisione con altri genitori che ci sono passati per trovare altri spunti: ecco 6 situazioni illustrate da mamme

A. Spiegare la situazione

Togliere il ciuccio risulta più o meno drammatico da bambino a bambino. Con alcuni bambini cominciare con il raccontare loro che togliere il ciuccio è per il bene dei loro dentini, è un argomento che viene recepito. Magari non basterà dirlo una volta per ottenerne l’abbandono, ma si può spiegare al bambino che i dentini quando crescono, non vanno d’accordo con il ciuccio, e quindi cresceranno storti e questo rovinerà il bel sorriso. Quindi stabilire insieme al bimbo di ridurne l’uso sempre di più, fino a trovare il momento per dirgli addio.

Mamma E.B. dice “Gli ho spiegato che era per il bene dei suoi dentini, con serenità e fermezza, nel senso che non ho ceduto ai suoi tentativi di riaverlo!”

L’atteggiamento di fermezza chiaramente non funziona con tutti i bambini, alcuni piangono alla disperazione, allora occorre trovare un modo diverso con loro.

B. Mutuare i trucchi dello svezzamento del seno, per svezzare dal ciuccio

Di mamma B.S.:

  • essere graduali e raccontare alla bimba, quando è calma e ascolta (non quando vuole il ciuccio) che vogliamo ridurre il tempo in cui usa il ciuccio, perché se no i dentini diventano storti, oppure perché il ciuccio vuole andare in vacanza con la fatina del ciuccio... le fiabe e la fantasia sono un ottimo strumento per comunicare con il bambino.
  • Far parlare il ciuccio con una vocina tipo topo gigio: "basta, non ne posso piu' di essere sempre ciucciato, sono stanco, voglio andare in vacanza" (quando faccio parlare le cose mia figlia ride un sacco)
  • Concordare i momenti in cui non rompi le scatole e glielo concedi (es. per addormentarsi?) e i momenti in cui lei viene incontro al povero ciuccio stanco, e quindi lo lascia, es. "quando ti sei addormentata mamma te lo leva", oppure, se non è ora di dormire lo teniamo ma solo finché suona la sveglia (io metto quella del forno a 5 minuti), o "ok, lo ciucci, ma contiamo fino a 5, o a 10 e poi lo fai riposare"
  • Molto importante non farne un momento di lotta o di violenza, ma un momento anche di scherzo...

 

C. La"fatina dei ciucci"

A volte possiamo ricorrere ad un personaggio fatato (un po’ come Babbo Natale, la Befana, o il topino dei denti).

Mamma C.L. dice che la fatina dei denti passa di notte per portare i ciucci ai bambini piccoli che piangono e li prende dai bambini grandi che VOGLIONO regalargliene uno perché a loro non serve più. Il suggerimento è di impacchettarlo con un bel fiocco, e magari metterlo insieme sul davanzale… procedimento che via via andrà fatto anche con eventuali ciucci di scorta ;-)

Mamma B.C. invece ha una fatina che porta i regali e racconta: In gravidanza ero contraria al ciuccio e per il primo mese e mezzo è andata bene con E. poi ha iniziato a disperarsi e non riusciva ad addormentarsi così a malincuore ho scelto di darglielo e ho dovuto anche insistere perchè lo prendesse!!! Ma siccome ho scelto io di metterglielo in bocca ho deciso che sarebbe stata lei a scegliere di buttarlo.
Il compromesso era "ciuccio solo per la nanna" e così è stato, anche se cercava ogni tanto di averlo le si diceva "il ciuccio è stanco dopo tutta la notte di fatiche e di giorno ha bisogno di riposare!".
Inoltre siccome spesso lo masticava coi molari le dicevo: “se si rompe non te ne posso comprare altri perché non vendono i ciucci ai bimbi di 2 anni”.

Poco prima dei tre anni ad una festa di compleanno ha sentito che 3 dei suoi amici avevano dato il ciuccio alla 'fatina dei ciucci' (che poi li porta ai pupi piccoli) ricevendo in cambio un bel regalo.
Rientrata a casa l'ha raccontato al padre che entusiasta le ha chiesto se anche lei voleva darlo e per tutta risposta ci ha detto "No io sono piccola!!!"
Ci ha messo un mese ad elaborarsi la storia e le ha provate tutte per raggirare la fatina: "lo lascio sul cuscino, mi porta il regalo e poi lo riprendo" e ha cercato anche di scambiare il ciuccio della sorellina di 3 mesi per avere il regalo (che sarebbe spettato alla sorella, però!). Alla fine un giorno ci ha chiesto lei di lasciarlo sulla libreria e dal letto se lo guardava languidamente! Poi si è abbracciata il lenzuolo e si è addormentata senza fare una storia! L'ha chiesto per altre 2 notti noi le abbiamo ricordato che aveva trovato un bellissimo libro popup al posto del ciuccio e ora non si poteva tornare indietro, e lei serena si abbracciava il lenzuolo e via...
Devo dirvi la verità non avrei mai creduto che sarebbe stato così facile, ma è andata bene perché lei era pronta e soprattutto perché è stata lei a scegliere!!! =)))

 

D. Una buona fantasia e le storie sul ciuccio

Mamma B.M.:  ricordo che mio papà, nonno, un giorno andò a prendere il nipote all'asilo, l’avrebbe tenuto per il weekend. Il bambino era abituato a usare il ciuccio di notte e mia cognata (la mamma) lo lasciava sempre nello zainetto, ma quel giorno il ciuccio era sparito. Così il nonno, cercando di arginare il panico che il bimbo non si addormentasse, gli raccontò una lunga storia di Batman (in quel momento l'eroe preferito) che scopriva Robin con un armadio pieno di ciucci che usava di nascosto. I due poi facevano mille peripezie in cui i ciucci erano usati in varie situazioni, fino a liberarsi di tutti i ciucci. Da allora il bimbo non lo chiese più.

E. Approfittare di un loro “colpo di testa”

Mamma S.C.: Il nostro bimbo questa primavera (19 mesi) è entrato a pieno titolo nel periodo dei capricci e delle "sfide"... una domenica mattina è arrivato sul nostro letto e col ciuccio in mano cercava di buttarlo dietro la testata. Anziché dirgli: "non buttarlo che poi mamma fa fatica a riprenderlo", gli abbiamo detto: "Non buttarlo lì dietro perché poi si perde e non si può più riprendere"

...secondo voi ha ascoltato??? Chiaramente NO! L'ha gettato... Così abbiamo colto la palla al balzo, l'abbiamo comunicato anche all'asilo. Chiaramente ha passato una brutta settimana. In realtà non è finita, perché dopo qualche giorno, a causa del trasloco, ha ritrovato il ciuccio…

Alla fine abbiamo trovato un "compromesso": SOLO per addormentarsi... e cosi è stato... ma intanto il ciuccio si è rotto per via dei morsi, vedendolo così lo nascondeva sotto il cuscino rifiutandolo... ora non lo usa più. Direi che il passaggio della perdita del ciuccio, seppur sofferto, lo ha aiutato a capire che poteva farne a meno.

 

F. Associarlo ad un’occasione di cambiamento felice, come una vacanza.

Mamma M.: in occasione di una vacanza in un agriturismo gli abbiamo detto che la mucca si è mangiata il ciuccio ;-). Ora ha quasi 4 anni e non ho ancora capito se ci crede ancora o se è una specie di gioco del tipo io so che tu lo sai che io lo so. Infatti quando ricordiamo il fattaccio scoppia sempre a ridere.....

 

 

 

Immagine e spunti da Parenting.com

Aggiungi commento


Commenti  

Valentina
# Valentina 2013-11-07 09:23
Ciao, ho letto con interesse l'articolo e le esperienze delle altre mamme. Con il mio primo figlio ho concordato con lui che a 4 anni sarebbe diventato grande e l avrebbe buttato. Poi ho allattato due figli ed ho compreso profondamente cosa simboleggi per loro la suzione, anche del ciuccio che questi due però no hanno usato. e credo che se tornassi indietro gestirei in altro modo il distacco dal ciuccio che in fondo è un distacco da un simbolo materno. quindi no a buttarlo, sotterrarlo, farlo volar via, ecc. ma, come si fa con il seno quando si vuole svezzare, si a molte coccole in più, a passaggi graduali, mantenendo le ultime ciucciate per momenti importanti come l'entrare nel mondo dei sogni....l'uso del ciuccio è deleterio per il linguaggio ed il palato se il suo uso è eccessivo, pochi minuti di suzione al giorno non creano grandi danni e il bambino può avere una transizione in base ai suoi tempi, senza tante lacrime, facendo di questo passo un momento di importante crescita di autonomia personale e on imposta da fuori....
Rispondi | Rispondi con citazione | Citazione
bs GenitoriChannel
# bs GenitoriChannel 2013-11-07 10:40
Grazie per questa visione Valentina, un punto di vista nuovo.
Rispondi | Rispondi con citazione | Citazione