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Disturbo da deficit di natura

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I nostri figli stanno perdendo contatto con la natura e con se stessi.

Mi ritengo fortunato perché appartengo a quella generazione che ha visto nascere i computer, quando ancora c’era molto da scoprire in quell’ambito, anche per noi ragazzi: lo stupore della tecnologia, i primi rudimentali videogiochi, ma soprattutto, il sogno di possibilità infinite che l’elettronica ci faceva intravedere. Sono diventato ingegnere inseguendo quel sogno.

Oggi però le cose sono molto diverse, la tecnologia è entrata a far parte del nostro vivere quotidiano, ne permea spesso ogni istante ed è nato un nuovo pericolo che negli adolescenti assume tratti davvero preoccupanti. È nato un nuovo linguaggio, una modalità comunicativa che aggrega i giovani e non solo e questo porta i ragazzi a passare ore e ore davanti agli schermi di tv, tablet, smartphone e cimputer.

L'influenza dei videogiochi su bambini e ragazzi

Non c’è tempo per uscire, il mondo reale è meno attrattivo di quello virtuale e poi, è meno pericoloso...ma sarà vero?
Molti psicologi sono convinti che passare molto tempo nella realtà rappresentata dai videogiochi possa influenzare la psiche del giocatore. In altre parole, il giocatore potrebbe formarsi una percezione di se stesso, della società e delle altre persone, a partire dal mondo e dalle caratteristiche dei videogiochi, piuttosto che dalle sue interazioni con il mondo reale.

Va notato che questo tipo di gioco non è nocivo di per se stesso, ma il suo utilizzo incondizionato e spropositato può dare origine a videomania o videofissazione, due aspetti diversi di un meccanismo di dipendenza: il primo legato ad un interesse esclusivo verso il mondo dei videogiochi, l’altro in riferimento all’esposizione prolungata ad un videogame, senza pause, completamente assorbiti dal gioco, in silenzio e spesso, in una stanza poco illuminata.

bambini e TV

L'utilizzo smodato della TV aumenta i problemi di concentrazione

Secondo uno studio condotto dal Children’s Hospital and Regional Medical Center di Seattle, ogni ora passata al giorno davanti al televisore dai bambini in età prescolare, aumenta del 10% la possibilità che essi sviluppino, prima dei sette anni, problemi di concentrazione e altri sintomi tipici del disturbo da deficit di attenzione. Abbagliata da un eccesso di stimoli e di velocità, la mente infantile ne risente: non riesce a concentrarsi, a collegare momenti diversi della narrazione, a simbolizzare e comprendere ciò che sta vedendo.

Per Richard Louv, pedagogista statunitense:
"Serve del tempo, libero e non strutturato, per sperimentare la natura in modo profondo."

Louv lancia un campanello d’allarme riguardo ad un rilevato disturbo da deficit di natura che investe sempre più i ragazzi cresciuti in ambienti chiusi, dove il gioco è ormai assolutamente virtuale, dispensato attraverso computer, televisori e videogame. Il contatto con la natura è ostacolato da impedimenti, sia di tipo strutturale, che culturale. Da un lato, c’è la modellazione dei grandi agglomerati cittadini che lasciano poco spazio alle zone verdi, dall’altro, c’è la carenza di tempo libero e la paura degli spazi naturali non sorvegliati.
Inoltre, la cultura moderna attribuisce scarso valore al gioco in mezzo alla natura, favorendo invece un’attività più strutturata. Oggi, i giovani sono molto impegnati in una serie di attività cosiddette ricreative, che ben poco hanno a che fare con il gioco.

I bambini cresciuti senza legame con la natura diventano adulti disinteressati

Il rischio, più a lungo termine, è che bambini cresciuti senza alcun legame con natura e animali, diventino adulti disinteressati al mondo che li circonda. La preoccupazione non è solo per i singoli, ma per l’intero pianeta, che in un futuro potrebbe pagare il prezzo di questo disinteresse crescente. Sebbene i sintomi si manifestino soprattutto nei bambini, è probabile, che la sindrome da deficit di natura possa oggi affliggere tutto il mondo occidentale o gran parte di esso. Louv parla di malattia dell’anima prima ancora che del corpo, un’anima che ha perso la capacità di conoscere attraverso il corpo.

Siamo di fronte ad una crisi del sentire, stiamo perdendo la facoltà di conoscere direttamente il mondo.
Sono padre di un ragazzo di dodici anni che è appassionato di videogame. Ho imparato a giocare con lui, impugnando il controller della Playstation e soprattutto divertendomi insieme a mio figlio. Così mantengo aperto un canale di comunicazione e la curiosità è contagiosa: il mio autentico interesse nell’avvicinarmi al suo mondo virtuale ha stimolato in lui la curiosità di scoprire il meraviglioso che c’è nel mondo naturale. Gli racconto delle mie avventure di quando avevo la sua età e lui stesso sta iniziando a sperimentarle.
È una conseguenza inevitabile, è un fattore di riconnessione con la natura. Poiché il mondo esterno e quello interiore sono collegati attraverso i sensi e l’ambiente naturale è la fonte principale della stimolazione sensoriale, i ragazzi sono naturalmente portati a sperimentarsi attraverso la natura.

Occorre trovare il modo d’innescare questo processo, poi la natura farà il suo corso.

 

di Maurizio Luerti
Counselor e ingegnere, ha lavorato per molti anni nel settore delle telecomunicazioni e in quello elettro-medicale. Svolge attività di Counseling rivolto ad adolescenti presso sportelli d’ascolto in istituti scolastici. Conduce gruppi di crescita nella natura. Promuove il Counseling attraverso conferenze sia pubbliche che private.

Riferimenti bibliografici: RICHARD LOUV, L’ultimo bambino nei boschi, Milano, RCS, 2006

locandina lamelaeilseme

14 Giugno - Laboratori nel bosco per genitori e figli da 11 a 14 anni

Domenica 14 giugno Maurizio Luerti in collaborazione con l'Associazione La mela e il seme propone una giornata nella natura al Parco Naturale dei Lagoni, Oleggio Castello (NO) - vicino Arona

Una giornata di laboratori nel bosco per genitori e figli preadolescenti da 11 a 14 anni: Il bosco delle meraviglie – Ri-connettersi.
Una domenica all'aperto in un bosco, adulti e ragazzi insieme, per riconnettersi con se stessi e la natura.

Per info e prenotazioni scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamare il 3489231187 - www.lamelaeilseme.org

Barbara Lamhita Motolese

Amo l'innovazione in tutti i campi, e come mamma mi sono scoperta innovativa facendo scelte del passato!
Vivere la mia genitorialità ricercando la coerenza con il mio sentire e con il mio pensiero, mi ha portato a esperienze poco comuni e molto felici: il parto in casa, il co-sleeping, il babywearing, e l'homeschooling... per citarne alcune.
Sono un'appassionata custode della nascita e della genitorialità consapevole.
Ho dato vita a Lallafly.com e al suo blog GenitoriChannel.it per coniugare la mia passione dei temi genitoriali con quella per il web.

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