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Montessori, Steiner, Homeschooling, Intercultura...un'altra scuola possibile

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Didattica Montessori, scuole waldorf e steineriane, scuola libertaria, homeschooling e unschooling... un confronto tra realtà educative, una tavola rotonda di scambio di esperienze, condivisione di intenti e conoscenza di metodi si sono svolte questo weekend a Torino nell'ambito di un interessante convegno intitolato "Altra Scuola - Percorso nella pratica dell'altra educazione" . Vediamo cosa è emerso.

 L'associazione Il tuo Parco

Il convegno è stato voluto e realizzato dall'Associazione Il tuo parco, fondata nel 1990 a Torino con il preciso scopo di abbinare il binomio "Sostenibilità e Valorizzazione del territorio & Educazione e Didattica".
L'attività di Educazione Ambientale, strumento fondamentale per sensibilizzare i cittadini a una maggiore responsabilità verso i problemi ambientali si è evoluta nel tempo per arrivare ad un più ampio concetto di Educazione allo sviluppo sostenibile, che non riguarda l'ambiente ma anche l'economia e la società. L'ESS è un processo che dura tutta la vita e che incoraggia l'uso della riflessione e del pensiero sistemico, tocca tutti gli aspetti della vita e i valori, al centro dei quali vi è il rispetto per gli altri.
Con queste premesse l'Associazione progetta incontri, attività e convegni nell'ottica di costruire ponti per aiutare a capire, a condividere, a comprendere, costruire relazioni sulla/grazie alle divesità, senza la pretesa di avere tutte le risposte ma con la volontà di cercarle seriamente.

La didattica montessoriana

Nei primi del '900 una grande donna aveva compreso l'importanza dell'educazione dei bambini. Maria Montessori comincia un percorso, spesso arduo, che la vede elaborare una didattica nuova, basata sulla sua capacità di osservazione dei bambini. In Italia la sua opera è stata, in passato,  spesso screditata o criticata, mentre all'estero le sue idee hanno trovato terreno più fertile. Esistono comunque molte scuole pubbliche e private che applicano il metodo Montessori e hanno quindi al loro interno delle insegnanti formate con tale metodo, sia nelle scuole dell'infanzia che nelle scuole primarie. Vi sono alcuni rari esempi di scuole medie montessoriane in Italia. Esistono anche realtà "ibride" come quella della scuola primaria Manzoni di Torino dove, all'interno di un contesto di scuola tradizionale pubblico ci sono due sezioni montessoriane con maestre specificatamente formate.

La scuola steineriana o Waldorf

Un'altra realtà di scuola "alternativa" a quella classica è la scuola steineriana. La pedagogia è una delle tante aree in cui  Rudolf Steiner ha portato una grande innovazione. Anch'egli vissuto nei primi del '900, si è interessato di agricoltura, medicina, filosofia, e molte altre cose che ha riunito sotto il nome di antroposofia, ovvero la "conoscenza dell'uomo".
In Italia le scuole steineriane sono solo private, ma alcune sono diventate negli anni paritarie (possono  rilasciare titoli equivalenti a quelli della scuola statale). In queste scuole, che spesso nascono grazie alla volontà di piccoli gruppi di genitori, insegnano maestri formati specificatamente e i genitori hanno un ruolo molto attivo.

Celio Azzurro, educazione e intercultura

Oltre alle due realtà alternative per eccellenza, esistono moltissime piccole realtà dove la differenza non la fa il metodo ma le persone e i loro ideali. A Roma c'è un centro interculturale dove i bambini da 3 a 6 anni possono giocare insieme; fin qui tutto rientrerebbe nella normalità, l'originalità nasce dal fatto che Celio azzurro ospita bambini di circa 30 nazionalità diverse. La scuola diventa quindi un luogo non solo di incontro con altri bambini ma anche con altre culture, una scuola dove più che la didattica conta l'umanità e l'empatia verso l'altro.
Nata da un'occupazione, supportata per anni dalla Caritas, Celio Azzurro è oggi una cooperativa finanziata in parte dal Comune e in parte dai genitori stessi.

La scuola libertaria

Cosa pensate che farebbero i bambini di una scuola tradizionale se venisse loro detto che non sono obbligati a stare in classe? Molto probabilmente si lancerebbero tutti in corridoio o in cortile.
Nella scuola libertaria i ragazzi non sono obbligati a restare in classe, ma possono girovagare per la scuola e addirittura entrare nelle altre classi e rimanervi il tempo che desiderano. In pratica in questa scuola la capacità degli insegnanti di rendersi interessanti è decisamente fondamentale!
La scuola libertaria si basa sul principio che i ragazzi non sono tutti uguali e che non hanno bisogno di regole ma al contrario di essere lasciati liberi di esprimersi. Pensate che non possa funzionare? Alla Scuola Sperimentale “Kiskanu” di Verona, sono passati più di 220 ragazzi e solo in due casi i ragazzi hanno dovuto ripetere l'esame di terza media.

Homeschooling e Unschooling

E infine la scuola meno scuola di tutte, l'homeschooling o la "scuola senza scuola", un'esperienza che alcune famiglie in Italia portano avanti. E' un modo perfettamente legale di istruire i propri figli, poggiato sulla fiducia che l'apprendimento libero e guidato dalle preferenze del bambino possa sostituire egregiamente la scuola tradizionale. Un modo per conservare intatta la "sete di conoscenza" propria dei bambini.


Cosa hanno in comune tutte queste scuole e metodi?

Innanzitutto l'attenzione al bambino come protagonista dell'esperienza educativa, la continua osservazione della sua individualità, il rispetto delle sue caratteristiche peculiari e delle sue doti innate.
Tutte le scuole che sono state presentate ripongono grossa fiducia nel bambino e nella sua capacità di apprendere, di relazionarsi serenamente, di evolvere autonomamente. Inoltre in tutte queste realtà manca completamente il contesto comparativo/competitivo tipico delle scuole tradizionali, non vengono dati voti nè punizioni, in alcuni casi vengono dati dei compiti a casa ma sempre in quantità minime.

Basterebbe così poco per migliorare la scuola

Anche se  avere un budget a disposizione per strumenti, formazione degli insegnanti, copertura oraria (ma anche carta igienica, pennarelli, salviettine e tutto il materiale di cui si occupano normalmente i genitori!) sarebbe sicuramente utile e cambierebbe molte cose, la riflessione che mi viene spontanea dopo questi due giorni di convegno è che a fare la differenza è soprattutto la volontà dei singoli insegnanti e dei genitori di considerare IMPORTANTE l'educazione delle generazioni future e dedicare quindi tempo, energia e passione a questo scopo. Riflettere, condividere, imparare, pensare, sperimentare, fare tutto ciò che normalmente mettiamo in atto quando abbiamo per le mani una scelta importante, un'opportunità che non capita tutti i giorni, una possibilità di cambiare il futuro.

Vi siete incuriositi?
Bene perchè su GenitoriChannel trovate approfondimenti su ciascuna delle realtà che sono state presentate, con risorse e riferimenti da consultare.

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