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La contraccezione naturale, una scelta possibile

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Quante donne e coppie, magari attente a vivere in modo naturale la gravidanza e il parto o in generale il proprio corpo ed il rapporto con l’ambiente, si sono trovate di fronte ad un bel rompicapo di fronte alla scelta di un metodo contraccettivo?


Infatti accade quasi sempre che le alternative vengano considerate due: i metodi ormonali (pillola, anello, cerotto, etc.) o quelli barriera (diaframma, preservativo, etc). L’opzione della contraccezione naturale viene considerata insicura, vetusta e legata a connotazioni religiose.
In realtà non è proprio così, ma è invece una possibilità che vale la pena conoscere.

Molta confusione nasce dal fatto che ‘contraccezione naturale’ può indicare metodi anche molto diversi tra loro e non tutti ugualmente efficaci.

Il ‘famigerato’ metodo Ogino Knaus, ad esempio, viene agitato spesso come spauracchio di insicurezza. In realtà quello è stato solo un punto di partenza della contraccezione naturale, poiché ha dimostrato che i giorni fertili sono solo pochi nel corso di un ciclo mestruale. Ma da allora sono stati fatti grandi passi avanti nell’individuazione di questi giorni e dunque, per converso, di quelli sicuri.


In generale, i segni di fertilità presi in considerazione sono:

  • la temperatura basale (cioè presa al risveglio, che cambia andamento prima e dopo l’ovulazione),
  • la presenza di muco fertile (che indica che la donna è potenzialmente fertile in quel momento), il picco dell’ormone LH (che precede l’ovulazione).
  • Un altro segno, secondario, è la posizione e la consistenza della cervice uterina, cha cambia durante il ciclo.

Tra i metodi quello che ha la percentuale di successo più elevata (indice di Pearl) è il Sintotermico di Roetzer, che abbina il monitoraggio del muco cervicale a quello della temperatura basale.
Il primo serve ad individuare l’inizio del periodo fertile, il secondo ad individuarne la fine attraverso i rialzi post-ovulatori. Naturalmente richiede un po’ di pratica e conoscenza. Per questo, e per un buon approfondimento, è possibile riferirsi al testo del fondatore del metodo classico: Joseph Roetzer, La regolazione naturale della fertilità, o al testo di Toni Weschler Taking charge of your fertility, o cercare i corsi con insegnante.
Mentre per compilare il grafico delle temperature si può utilizzare una griglia cartacea o una delle applicazioni messe a disposizione sul web come www.temperaturabasale.it o www.fertilityfriend.com, quest’ultimo contenente a sua volta una buona sezione teorica.

Esistono poi in commercio dei computerini che utilizzano la temperatura basale, riducendo l’errore umano legato alle interpretazioni soggettive ed alle variazioni dell’orario di misurazione, attraverso l’impiego di algoritmi di calcolo.
Quelli con sicurezza certificata più alta li produce la tedesca Babycomp. In Italia non sono molto conosciuti e non vanno confusi con il più diffuso apparecchio Persona, che utilizza il monitoraggio del picco di ormone LH per la rilevazione dell’ovulazione, e la cui sicurezza è pertanto molto minore.
L’uso di un software rende tutto più semplice e non richiede conoscenze a priori e di riportare i dati su un grafico. Tuttavia molte donne lo fanno ugualmente, perchè osservare i propri segni di fertilità e l’andamento del proprio ciclo, anche a prescindere da uno scopo contraccettivo, si rivela un’esperienza affascinante ed importante, aiuta nella conoscenza di se stesse e nella consapevolezza e può addirittura essere uno degli specchi della propria salute.


Ancora più importante diventa in condivisione con altre donne. Consiglio quindi di visitare il forum punto di riferimento italiano sulla contraccezione naturale: ladyfertility.forumattivo.com, in cui si può trovare una enorme ricchezza di informazioni e supporto nelle proprie scelte, nonché una grande energia femminile tesa alla naturalità del rapporto con se stesse.


Se per una donna può essere appagante in sé questo contatto con il proprio corpo e la propria ciclicità, quando si tratta di contraccezione e di scelte di coppia, può avvenire che per un uomo sia più difficile fidarsi. Ma io credo che approfondire l’aspetto scientifico, il funzionamento del grafico e gli studi che ci sono a disposizione, possa essere un buon modo per entrambi per capire che implicazioni avrebbe questo metodo all’interno della relazione, per poterlo così confrontare alla pari con gli altri e valutare la sua adeguatezza nella propria situazione.
In fondo è nella possiblilità di scegliere che sta la libertà!

 

Caterina Lazzari
mamma di due, architetto, redattore, appassionata di genitorialità naturale, ambiente e dintorni



Fonti: www.fertilityfriend.com, ladyfertility.forumattivo.com, Iosef Roetzer, La regolazione naturale della fertilità, Cortina, 1997

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