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Cyberbullismo: fenomeno presente e silenzioso

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Adolescenti e smartphone, un binomio inseparabile. Ma cosa fanno i ragazzi on line?

Secondo l’ultima analisi di Save the Children: “Tra i comportamenti più diffusi in rete tra gli adolescenti,

  • il 68% indica quello di chiedere il contatto Facebook o Twitter a qualcuno conosciuto da poco,
  • il 44% quello di inviare e il 40% quello di ricevere messaggi a sfondo sessuale (corpo e affettività).
  • Il 39% quello di dare il proprio numero di cellulare a qualcuno conosciuto in rete.

Essere informati è l’unico modo per prevenire alcuni fenomeni sociali, spesso sconosciuti o mal interpretati, che nascono e si sviluppo in rete ma che hanno conseguenze reali nella vita dei ragazzi. 

Cosa significa cyberbullismo?

Ne abbiamo parlato altre volte, trovate articoli sul cyber bullismo per approfondire su GenitoriChannel.it, ma ne vogliamo parlare ancora. 

Per cyberbullismo, o bullismo on line, si intendono tutte le forme di violenze perpetrate attraverso Internet. Non solo dunque violenze fisiche, agibili solo quando ci si incontra, ma anche violenze attraverso chat personali e di gruppo o attraverso i social network,  mirate a ghettizzare, isolare, screditare, spaventare, insultare, ingannare, estorcere immagini compromettenti, denaro, insomma, rendere vittima e rovinare la vita di un ragazzo o una ragazza.

Cosa temono i genitori

Secondo lo studio Fosi, Family Online Safety Institute, denominato “The Realities of Cyber Parenting: What Pre-teens and Teens Are Up To Online”, in collaborazione con Intel Security, la preoccupazione più grande per un genitore è quella che il figlio chatti con un pedofilo, lo sostiene il 28% degli intervistati, mentre il 21% dei genitori teme che i ragazzi possano interagire con degli sconosciuti, in generale. 

Cosa fanno in realtà i ragazzi

Fosi ha esaminato i comportamenti on-line e le abitudini dei pre-adolescenti e degli adolescenti, di età compresa tra gli 8 e i 16 anni, sui social network, e osservato le preoccupazioni dei genitori. 

Le paure dei genitori sembrano essere, ad ogni modo, fondate.
Il 27% degli adolescenti e dei pre-adolescenti, infatti, hanno dichiarato di aver realmente incontrato o pensato di incontrare qualcuno conosciuto on line.

Di contro però mentre i genitori sono preoccupati per pedofili e predatori e meno per il cyberbullismo, il 35% dei giovani dichiarano che sono vittime di bullismo sui social media.
Coloro che hanno maltrattato gli altri (cyuberbullo), il 61% lo ha fatto perché la persona era cattivo con loro mentre il 26% ha detto di esserlo perché non gli piaceva la persona.

Un sito per approfondire

Il fenomeno per quanto diffuso si muove ancora in silenzio. Cetty Mannino, blogger e giornalista, ha scelto di creare Intreccio.eu un blog che si propone di osservare il cyberbullismo da diverse angolazioni, una “piazza virtuale” dei vari punti di vista: quello dei ragazzi, dei genitori, degli insegnanti e degli esperti. Una risorsa da seguire per poter stare accanto ai nostri ragazzi con consapevolezza.

 

di Barbara Siliquini

 

Immagine: despair scared girl on Shutterstock

Barbara Siliquini

Da single impenitente, affamata di vita, girovaga del mondo, donna in carriera, sono diventata una mamma allattona, spesso alternativa e innamorata del grande universo della nascita dolce, dell'alto contatto, della vita consapevole. Così è nato GenitoriChannel, per condividere con tutti: i dubbi nell'essere genitori, le scoperte, l'idea del rispetto come primo valore della genitorialità, i trucchi per vivere il quotidiano con leggerezza e con consapevolezza.

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