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Il telefono.
C'è chi lo ama, chi ci passerebbe le ore, chi se lo porta sempre appresso, chi ci riversa dentro un fiume di parole. E c'è chi lo odia, chi lo dimentica a casa, chi impiega le ore per trovarlo ogni volta che deve fare una telefonata, chi lo usa rispondendo a monosillabi per concludere nel più breve tempo possibile la conversazione.
C'è Francesca. E c'è Davide.
Davide odia stare al telefono. Già, non odia il telefono, ma odia 'starci', nel senso che si sente come 'legato ad un filo', e come un cane al guinzaglio tira-tira-tira, con l'inevitabile caduta dell'apparecchio. Non ci è voluto molto per passare ad un cordless che in effetti ha risolto tanti problemi dello “stare” al telefono: lo si può portare in giro, ma non è il massimo cambiare un pannolino o a scrivere al pc con il collo torto e la spalla inarcata a sorreggere la cornetta!
C’è il vivavoce, ma i risultati ahimè spesso non sono quasi mai quelli sperati: o ci si ritrova a strillare mentre il vivavoce è appoggiato da qualche parte – e l’interlocutore continua a chiederci 'oh ma mi senti? ti sento lontano/a, c’è riverbero, hai il vivavoce?!' – oppure ci si ritrova (come spesso accade anche con l’auricolare del cellulare) a vagare per la casa con il cordless in mano a mezz’aria…
Ed ecco che un bel giorno Genitorichannel ci chiede di di partecipare al progetto Clip Vivavoce Gigaset: un piccolo aggeggio senza fili che permette di parlare in vivavoce a mani completamente libere?
Bè, per noi che promuoviamo la fascia portabebè come soluzione per tenere i bambini in braccio ma con le mani libere... sembrava un 'fatto-apposta-per-noi'!
Agganciata ai vestiti, con un ottimo audio, ci permette di parlare al telefono per lavoro o per svago, senza inconvenienti, e senza dover rinunciare a quello che stavamo facendo (il multitasking è la regola! o almeno ci si prova) che fosse rispondere ad una email, riordinare casa, lavare i pannolini, o sistemare l’orto.
Se la clip Gigaset ha avuto successo con nostro figlio Ale? Se consideriamo che è nell'età in cui non si ama stare al telefono, raccontare cosa si è fatto a scuola... direi di sì!! Prima di tutto perchè per rispondere al telefono non si deve staccare da quello che sta facendo o smettere di giocare.
E infine per la funzione da noi ribattezzata ' interprete': Ale ora si esprime già benissimo, ma spesso i nonni al telefono non lo capiscono. Spesso sentiamo Ale che ripete 2-3 volte la stessa cosa per poi venire da noi, scocciato, a renderci il telefono. E allora vai a ricostruire la conversazione: un'impresa!
Con la funzione 'interprete' attivata, e cioè Ale con la clip agganciata che gioca vicino a noi mentre noi siamo presi nelle nostre faccende, possiamo ascoltare la conversazione ed intervenire per una traduzione simultanea!
Francesca e Davide di www.Equazioni.org
Commenti
troppo simpatico ale