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E' giusto sculacciare i bambini?

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Un libro per riflettere sulle punizioni corporali.

Abbiamo il piacere di intervistare Chiara Pagliarini, traduttrice del libro "La sculacciata" di Olivier Maurel ed. Il Bambino Naturale.
Chiara, mamma di due figli, partendo da un suo disagio nello sculacciare il suo bambino alle prime marachelle, si è documentata sull'argomento delle punizioni corporali e, trovando questo testo illuminante, si è adoperata per tradurlo e trovare un editore che potesse pubblicarlo in Italia.

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Come ti sei avvicinata al tema delle punizioni corporali?

Quando il mio primo figlio cominciò a camminare, a circa un anno di età, mi resi conto che dovevo affrontare il difficile problema di insegnargli cosa fosse pericoloso, quali cose potesse toccare e quali no.
Cominciai con qualche schiaffetto sulle mani, poi con qualche sculaccione sul pannolino.
Avevo immaginato il mio essere madre tutto in discesa: mio figlio avrebbe dormito nel suo lettino, avrebbe mangiato seduto composto senza disturbare come avevo visto fare a tanti bambini, criticando tra me e me quei genitori “smidollati” che al ristorante correvano dietro a piccole pesti urlanti e disubbidienti.
Dovetti ben presto scontrarmi invece con una realtà molto diversa: mio figlio era un bambino vivace, desideroso di esplorare il suo ambiente senza minimamente ascoltare i miei “no”.
Ogni volta che io e mio marito usavamo lo sculaccione come metodo educativo, ci sentivamo a disagio, capivamo che stavamo fallendo nel nostro ruolo di genitori e provavamo nel contempo un gran senso di colpa.
Sentivamo di avere un grandissimo potere nelle nostre mani, un potere dato dalla nostra condizione di adulti nei confronti di un piccolo esserino indifeso, che confidava in noi per sentirsi amato e protetto.

Quando avete cambiato la direzione del vostro sistema educativo?

È stato per questo sentimento di disagio, che ci siamo avvicinati ad un altro tipo di genitorialità, e abbiamo deciso di non ricorrere più a nessuna forma di punizione corporale.
Leggendo e studiando, mi sono imbattuta in questo testo in francese, lingua che capivo bene ma che non sapevo se sarei stata in grado di tradurre in un italiano comprensibile e scorrevole.
Ancor più difficile è stata l’impresa di trovare un editore serio che si appassionasse all’argomento e soprattutto che avesse il coraggio di pubblicare un testo che immaginavo avrebbe suscitato polemiche e, nella migliore delle ipotesi, avrebbe trovato freddezza o ancor peggio dato il via a sterili discussioni.
Non è facile infatti contestare un metodo educativo così radicato nella nostra cultura da essere quasi sempre la norma.

Raccontaci qualcosa di più sul libro

Olivier Maurel, autore de "La sculacciata", esplora in modo approfondito la storia delle punizioni corporali, analizzando i testi antichi a partire dalla Bibbia e dalle documentazioni scritte degli autori greci e latini, passando poi per il medioevo ed arrivando ai giorni nostri, con un'ampia panoramica sulle varie forme di punizioni corporali ancora oggi in uso nei vari paesi del Mondo.
Il testo italiano è stato riveduto e ampliato dall'autore stesso e in appendice da due giuristi italiani esperti dell'argomento, con un approfondimento sulla situazione del nostro Paese, sia dal punto di vista legislativo che sociale.
La prima parte del libro affronta l'argomento sotto forma di domande e risposte, e fornisce importanti spunti per capire cosa succede psicologicamente al genitore che utilizza lo schiaffo o lo sculaccione come strumento educativo, e soprattutto cosa succede nella psiche e nel corpo di chi subisce questa forma di maltrattamento.

A chi si rivolge?

Come mamma ne consiglio la lettura a chi ha figli e si mette ogni giorno in discussione nel difficile ruolo di genitore, ma anche a chi da bambino ha subito una qualsiasi forma di punizione corporale, soprattutto a chi è solito dire che le botte non hanno mai fatto male a nessuno, magari liquidando con un'alzata di spalle e un sorriso gli schiaffi ricevuti.
A questo link è possibile leggere un estratto del libro "La sculacciata"

 

Immagine di Fiery-Phoenix on Flickr

Barbara Lamhita Motolese

Amo l'innovazione in tutti i campi, e come mamma mi sono scoperta innovativa facendo scelte del passato!
Vivere la mia genitorialità ricercando la coerenza con il mio sentire e con il mio pensiero, mi ha portato a esperienze poco comuni e molto felici: il parto in casa, il co-sleeping, il babywearing, e l'homeschooling... per citarne alcune.
Sono un'appassionata custode della nascita e della genitorialità consapevole.
Ho dato vita a Lallafly.com e al suo blog GenitoriChannel.it per coniugare la mia passione dei temi genitoriali con quella per il web.

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