Così non intervengo, lascio che se la sbrighino da sole e si accordino tra loro. Non è facile perché spesso la più grande si appoggia a me, mi chiede di intervenire e di difenderla dalla piccola che la picchia. Ma so che non lo devo fare e vedo che, giorno per giorno, il mio intervento diventa sempre meno ricercato e richiesto.
Anche la più debole sta imparando a camminare sulle sue gambe.
Altro discorso vale per i litigi ai giardinetti, luogo in cui, per eccellenza, le mamme intervengono sempre e comunque. Che si fa? Io cerco di far finta di non vedere o al massimo provo a far raccontare ai due litiganti la propria versione dei fatti per stimolare il confronto. Ma vedo che spesso il mio ruolo non è apprezzato dalle altre mamme, che preferiscono sedare gli animi con frasi rassicuranti e cambi di scenari di gioco. Distrarre un bambino dalla propria arrabbiatura secondo me non è una buona via per fargliela superare. Alla prossima occasione in cui il problema si ripresenterà, il bambino continuerà ad essere spiazzato e non avrà imparato come superare da solo l'ostacolo.
Una ricerca appena pubblicata da Il corriere della sera sostiene che litigare faccia bene ai bambini, sempre che non intervengano i genitori.
Quindi, continuo sulla mia strada e d'ora in avanti affinerò il metodo maieutico promosso dalla ricerca che io ho imparato per caso.
E voi, come reagite davanti ad una lite tra bambini?
Di Cristiana Calilli
Commenti
Sono mamma di una duenne e quando si verificano situazioni simili, se lei richiede la mia attenzione provo a proporle una possibile reazione alla situazione, ma ultimamente mi rendo conto che (come dici tu) queste richieste scemano con l'avanzare delle esperienze.
Mi trovo in difficoltà quando, giocando con un bimbo della sua età, se lui fa il prepotente e lei non vede altra via d'uscita usa le mani per farsi valere: spinge, "picchia" (cioè dà un colpo al petto del bimbo ad esempio) o si riprende il gioco. La mamma del bimbo difende mia figlia e le dà ragione, dicendo che suo figlio deve imparare a non fare il prepotente. A me, invece, viene spontaneo far notare a mia figlia semplicemente che le mani non sono un ottima argomentazione.
Ho il timore che possa diventare manesca, ma mi rendo anche conto che ha ancora un vocabolario ristretto per poter argomentare le sue motivazioni. Sta sfruttando le situazioni per imparare parole nuove però!