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Il racconto di un parto voluto e sudato, dopo un primo cesareo Francesca (www.equazioni.org) ha scelto un parto naturale ma durante il faticoso travaglio attraversa momenti di sfiducia e momenti di fatica per poi arrivare incredula ad avere in braccio suo figlio. Godetevi il racconto!

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10-04-2011
La giornata trascorre come molte altre a casa. Io cerco di sfruttare questi ultimi giorni, forse ore per qualche lavoretto o regalo per i miei piccoli. Con il trapano buco dei cubetti di legno per il piccolo Ale da infilare con una stringa e li dipingo. Cucio una mini fascia equAzioni in lino cosicchè Ale possa portare la sua bambola “Maschio” come io e il suo papone porteremo Federico.
Dopo cena guardiamo tutti insieme una puntata dei Simpson al computer e poi mettiamo a letto Ale. Noi invece decidiamo di finire di leggere le ultime pagine del libro “Parto di testa” che avevamo iniziato e mai finito quando ero in attesa di Ale e alle 23.45 andiamo a letto.

In meno di 10 mesi, l'umanità ha esaurito le risorse che la natura produce in un anno. Oggi, 27 settembre, si celebra la giornata in cui il nostro conto nei confronti di Madre Terra va in rosso (Earth Overshoot Day). Che vuol dire? Vuol dire che le risorse che la terra è in grado di mettere a nostra disposizione in 365 giorni (1 anno), noi le abbiamo fatte fuori dal 1 gennaio al 27 settembre… da domani staremo utilizzando le risorse del 2012…

Per rendere la cosa ancora più comprensibile, andando avanti di questo passo, ora stiamo utilizzando le risorse ad un tasso che renderebbe necessario 1 pianeta e mezzo per essere sostenibile.

Sei ostetriche attraversano a nuoto il canale della Manica! Succede stasera. Questa iniziativa ha l'obiettivo di raccogliere fondi per Safehands for Mother (letteralmente: mani sicure per le madri), un ente di beneficenza dedicato a ridurre la mortalità materna e infantile. Si tratta di sei intrepide ostetriche di Bristol: Paula, Vicky, Stacy, Sarah, Kerensa e Jill, che faranno una staffetta notturna a nuoto dal Regno Unito alle coste francesi e contano di compiere la traversata in 15 ore (22 miglia, oltre 2 ore di nuoto a testa in mare aperto e al buio…!)

La raccolta fondi per SafeHands for Mothers servirà a sostenere un progetto per ridurre mortalità e morbilità (problemi di salute) materni in Africa grazie alla formazione delle donne che assistono al parto.

Godetevi questo splendido racconto di nascita settembrina appena arrivato, a cura dell'ostetrica Rosanna, che lo ha assistito.

Alle 10 del mattino del 7 settembre Celine mi chiama e mi reco da lei...abitano in una casa che hanno costruito da soli in legno che si estende intorno ad una quercia di 140 anni...nel toccare questo vecchio enorme tronco si arriva a sentire le vibrazioni della vita, delle generazioni che passano....ha delle contrazioni deboli e allora decidiamo di andare insieme a raccogliere le carote e le cipolle....un sole settembrino carezzava questa natura imponente!

Stress. Una parola che sentiamo così spesso che quasi non ci facciamo più caso.
Corriamo indaffarati per cercare di portare a termine tutte le attività giornaliere, richiedendo al corpo e alla mente un notevole impegno. Alla sera, magari dopo che i figli sono entrati nel mondo dei sogni, ci lasciamo andare esausti sul divano o direttamente sul letto.
Immaginate la scena e come colonna sonora aggiungete un bel sospiro. Ecco, proprio il sospiro dovrebbe aiutarci a riflettere perché è il segnale che finalmente “prendiamo fiato”. E questo accade intorno alle 22, se va' bene. Non è un po' troppo tardi? Se ci siamo alzati alle 7 del mattino, prendere fiato dopo 15 ore è sicuramente eccessivo. Significa che siamo stati in attività e tensione per tutto questo tempo.
Se giorno dopo giorno ci lasciamo trasportare da questo ritmo, accumuliamo molta fatica e stanchezza fisica e mentale, ma soprattutto allontaniamo sempre più la possibilità di rilassarci.

Non sempre i nostri bambini hanno la bella opportunità di avere vicino un orto, in cui osservare il nascere di una pianta ed il suo ciclo vitale. Eppure il valore educativo insito nella natura e nelle sue leggi non è da sottovalutare, e nemmeno l’importanza di riconoscere almeno una parte del processo che sta dietro al cibo che ci troviamo sulla tavola, da cui ormai ci divide una distanza abissale.

Un’opportunità di avvicinarci, almeno in parte, ad entrambi questi aspetti, in casa e in modo semplice, ci viene dalla coltivazione di germogli, che si può praticare con pochi materiali di base e che non solo ci svela il meraviglioso ciclo che trasforma un seme “dormiente” in una piccola pianta, ma ci fornisce anche un cibo estremamente nutriente e ricco di vitamine, minerali ed enzimi, perfetto per tutti e ancor più per i bambini che mangiano malvolentieri la verdura! Un vero e proprio piccolo concentrato di salute.

Alcuni bimbi hanno già ricominciato con la materna e le medie, e fra pochi giorni tutti ricominceranno la scuola, un evento atteso da bambini e genitori a volte con un misto di sentimenti che possono andare dalla gioia al timore. Oggi grazie all'aiuto di Elisabetta, una naturopata, vi diamo alcuni consigli su come usare i Fiori di Bach su bimbi e genitori per facilitare questo passaggio.

I fiori di Bach possono essere un aiuto prezioso per vivere i primi giorni di scuola e quelli che li precedono nel modo più costruttivo e sereno possibile.

I fiori per i bimbi

Aprite le orecchiette è un piccolo libro geniale. Scritto da un esperto di nutrizione (Pino Africano), in realtà è come se fosse una raccolta di aforismi che sintetizzano delle regole d'oro per alimentarsi al meglio, cioè con criteri che consentono al cibo di diventare medicina preventiva e curativa, benzina per la nostra vita e il nostro cervello.

Le ultime 3 generazioni hanno conosciuto l'era della produzione industriale di cibi, della disponibilità costante e continua in abbondanza di carne, pesce, verdure, frutta, preparati; diponibilità sempre, senza vincoli di stagione o altro.

“Tette e piccole donne che sbocciano”...

Si, avete letto bene, suona “strano” e vagamente di cattivo gusto? Beh se vi dicessi che è il nome di una linea di lingerie per bambine: “Boobs & Bloomers” il cui significato tradotto è proprio quello. Allora non diventa osceno e di pessimo gusto? Ma non è la parte peggiore.

Oltre a proporre una linea di reggiseni imbottiti per le bambine, che è un prodotto che dovrebbe a lungo farci riflettere su ciò che il mercato (che poi siamo noi) ha sdoganato come normale, quando non indispensabile, raccapriccianti sono le immagini della campagna.

Ci sono binomi davvero indivisibili, bimbi e natura è uno di questi, i bambini entrano nella natura, si immergono nella natura, scoprono le meraviglie della natura, si nutrono di natura. Anche gli adulti in realtà si accorgono presto di come si rasserenino subito quando si trovano in un bel luogo naturale, e spesso praticano sport all'aria aperta, soprattutto d'estate, per recuperare questo legame ancestrale.