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Io l'ho saputo subito.

Lo so, non ci credete e non ci credevo nemmeno io quando me lo raccontava la mia amica Vale, una delle mamme più belle che abbia mai visto, prima durante e dopo il parto: “E' come avere una certezza dentro, io sapevo che era femmina”

Io lo sapevo che era maschio; badate bene: non SPERAVO che fosse maschio, lo SAPEVO punto e basta. Mi sono guardata allo specchio e bum, la certezza è esplosa.

Non sapevo, però, che dietro a questo dilemma amletico si nasconde un intero universo di superstizioni e di prove più o meno attendibili per aggirare le attese delle ecografie.

Laura, autrice di "Forse le mamme sono supereroi", ci scrive direttamente dal mare... peripezie quotidiane dalle vacanze...

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In vacanza i bambini vanno trasportati, anche controvoglia. 

Tempo 3 giorni di vacanza al mare, e chi è contrario, cambia idea. Questione di sopravvivenza. Se fino al giorno prima di partire per il mare, quando ancora si avevano pretese educative, si invitava il piccolo figlio duo-cinquenne a camminare con o senza manina, improvvisamente, appena arrivato al mare, eccolo che ritorna ad essere trasportato.

Un papà racconta il parto in casa di sua figlia, l'impazienza, l'emozione, le lacrime. Un momento che rimarrà scolpito nei ricordi e un'immagine, quella di sua figlia che nasce, che non sarà mai descrivibile con le parole.
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Quando scoprimmo che sarebbe arrivato un bambino, io e Barbara fummo subito molto felici, ma quando Barbara mi disse che avrebbe voluto partorire in casa la mia prima reazione non fu molto positiva.

L'altra sera, prima di essere rimorchiata a casa da un carro attrezzi per la seconda volta in 2 mesi (è un periodo in cui mi si rompe un po' tutto... qualcosa vorrà dire, ma va a sapere cosa!) ero stata ad un interessante appuntamento sul tema dell'idratazione e l'acqua a casa di Sanpellegrino (quelli dell'acqua e delle bibite). Un appuntamento molto interessante visto che si potevano rivolgere ad alcuni esperti (medici e dietologi) tutte le curiosità che si avevano sul tema dell'idratazione oltre a scoprire interessanti notizie e svelare tante bufale.

Ne viene fuori che ci sarebbe da redigere uno stupidario anche dell'acqua (per chi ne vuol sapere di più di stupidari, proponiamo quello dell'allattamento...).

Uuuuun’estate al mare-e-e, voooglia di remare-e-e …

Papi, giochi con me? Mamma possiamo fare un lavoretto? Uffa, che facciamo oggi?

Un po’ per tutti i genitori, il primo è un noto refrain di tante estati fa, il secondo è un noto refrain delle attuali giornate di relax...
Allora ecco una raccolta di suggerimenti carini su attività adattissime per chi si trova in vacanza, oltre ai classici: castelli di sabbia, racchettoni, raccolta di conchiglie, far volare gli aquiloni, fare un bel bagno o una bella passeggiata... con questo crafty vi teniamo occupati tutta l'estate! :-)

Svezzamento secondo natura di Michela Trevisan, è senz’altro uno di quei libri a mettere nella lista dei regali per una neomamma.

L’autrice è una biologa specializzata in scienze dell’alimentazione e madre di 2 figli, insomma la persona giusta da cui farsi dare dei cosigli.

Il libro inizia portandoci attraverso alcune interessanti considerazioni: il bambino nasce sterile, e il suo percorso di impiastriccione e raccoglitore di germi (dalle pappe spiaccicate ovunque, a tutti gli oggetti messi in bocca, al gattonamento, che tutti sappiamo è una moderna lucidatrice...)  ha un suo significato, perché il bambino, attraverso comportamenti previsti dalla natura, costruisce la sua flora batterica intestinale, questa sarà "il re" del suo sistema immunitario. Questa considerazione ci offre degli spunti di riflessione anche sui prodotti che utilizziamo per la detersione e la sterilizzazione di ciò che è destinato a lui... ma anche sul fatto che cercare di costruire un ambiente sterile o simil sterile intonro al bambino, non è affatto una cosa salubre.

Un commevente racconto della nascita di una bimba in modo naturale, dopo due cesarei e nonostante l'incredulità del personale dell'ospedale che aveva già sentenziato "sarà il quarto cesareo della giornata"... che bello quando le donne recuperano la fiducia nel loro corpo.

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Una luce abbagliante, puntata sul viso sofferente, mi accecava gli occhi, amplificava il dolore, ormai insopportabile: la distrazione di un’ ostetrica svogliata, rendeva il mio compito più difficile. Tre ore prima, mi ero presentata al blocco ostetrico, dichiarando le doglie di un parto che si presentava delicato, e con la voce piena d’orgoglio avevo comunicato di essere  una precesarizzata, due volte precesarizzata.

I pancakes a casa nostra sono un piccolo avvenimento, i bambini ne vanno ghiotti e sono una colazione che in genere ci concediamo quando sono finite le scuole: un modo per fare un'attività insieme, forse anche per quello sono così speciali.

La ricetta dei pancake americani è facilissima e si può cucinare insieme ai bambini

Quello del sole è un tema delicato. Riguarda la salute in primis, ma anche le abitudini, le possibilità ed il modo di vivere il tempo estivo con i nostri figli.
Vi propongo per condividerle le mie riflessioni e l’esito delle mie ricerche di mamma (e non addetto ai lavori!!), in una materia che definire complessa è poco, in cui le ricerche scientifiche divergono ed in cui non esiste una soluzione perfetta, ma solo un possibile equilibrio, molto personale.

Ecco un crafty-gioco semplice semplice, uno dei preferiti dei miei bambini, per queste belle giornate sulla spiaggia. Non servono colla, forbici, colori. Serve una spiaggia e immaginazione quanto basta.

Il gioco l’ha inventato Martina e l’ha chiamato “Vetrini”.