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Pipì a letto dopo i 5 anni - testimonianze

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E' normale che un bambino delle elementari o medie faccia la pipì addosso di notte?

L'enuresi notturna è l'incapacità di controllare la pipì di notte durante il sonno. Si definisce così in bambini oltre i 5 anni di età, età in cui la maggior parte dei bambini non bagna più il letto.

L'enuresi capita al 10-15% dei bambini fino a 6 anni... non è un problema così raro. L'incapacità di tenere la pipì di notte per i bambini più grandicelli, è una situazione transitoria, anche se può durare per molti anni (alcuni bambini hanno episodi fino ai 15 anni). Nel tempo il problema migliora fino a scomparire. In alcuni bambini più velocemente, in altri nella preadolescenza.

Come comportarsi

Come sempre con i bambini va utilizzato un atteggiamento di rispetto: non fanno la pipì addosso di notte per dispetto, per distrazione, per pigrizia, la fanno senza averne il controllo. E' Una cosa transitoria, loro per primi ne subiscono il disagio.
Ne abbiamo parlato in modo esteso nell'articolo "Bambini che fanno la pipì a letto di notte". Vi sono piccoli accorgimenti pratici che possono aiutare, altri che sembrano buone idee e che possono essere controproducenti. 

Link utili per approfondire e trovare informazioni e risposte

Sul sito di Drynites, la mutandina assorbente pensata per i bambini e i ragazzini che soffrono di enuresi, trovate molte informazioni davvero preziose per affrontare questo problema: ci sono le domande frequenti che vi vengono, i falsi miti, i suggerimenti sui comportamenti da adottare per ridurre il problema, inoltre potete chiedere dei campioni gratuiti di mutandine assorbenti, per valutare insieme a vostro figlio se quella è una soluzione adatta a lui.

 

Testimonianze di enuresi notturna: intervista a Sara, mamma di Mario 11 anni

Mario ha 11 anni e mezzo e ancora ha episodi di enuresi, cioè bagna il letto di notte. Adesso succede raramente.

  • Sara, quando hai tolto il pannolino a Mario?

L'ho spannolinato a 2 anni e mezzo, di giorno, e non ho avuto problemi. Ma di notte dovevo mettergli il pannolino perché faceva pipì.
Verso i 4 anni e mezzo faceva pipì di notte almeno 3 volte alla settimana. Abbiamo utilizzato le mutandine assorbenti fino agli 8 anni, perché gli episodi erano frequenti.
Se lo lasciavo senza pannolino lui faceva la pipì nel letto e non se ne accorgeva nemmeno. Continuava a dormire tutto bagnato.

  • Con chi ne hai parlato per chiedere consiglio e confrontarti?

Ne ho parlato con la pediatra, la quale mi disse che dovevo fare un'osservazione del fenomeno e segnare sul calendario quando si bagnava. Se nel corso del tempo vedevo che via via gli episodi tendevano a diventare meno frequenti, allora il bambino aveva semplicemente un'immaturità. Nel tempo avrebbe smesso di bagnare il letto senza accorgersi. Se invece la cosa persisteva sempre uguale, poteva essere un problema fisico.

  • In famiglia c'erano dei casi?

Sì il papà di Mario bagnava il letto fino a che era alle medie, credo. Anche mio fratello aveva il problema da piccolo. La pediatra mi chiese la stessa cosa.
Dei miei due figli solo Mario, il più piccolo, ne soffre.

  • Mario come reagisce?

Molto male: a partire dai 6 anni ha cominciato a vergognarsi molto di questa cosa. Non voleva e non vuole che se ne parli, non vuole che si sappia. E' sempre stato in difficoltà anche con noi. Io mi accorgevo che aveva bagnato il letto perché quando eravamo a colazione lui rimaneva sotto le coperte e non voleva uscire...

  • E voi in famiglia come reagivate?

Noi non ne abbiamo mai fatto un problema, non è mai stato rimproverato o preso in giro per questo, assolutamente.
Per me l'unica cosa fastidiosa era cambiare il letto. Dopo gli 8 anni non usava più le mutandine assorbenti, e quindi quando capitava....

  • Questo problema ha prodotto delle limitazioni per il bambino?

Sì! Non è mai andato a dormire a casa degli amichetti e non ha voluto mai partecipare alle gite di classe che prevedevano di stare fuori la notte. Inventava ogni tipo di scuse con i compagni e le insegnanti per non partecipare.

  • Le insegnanti lo sapevano? che atteggiamento avevano?

Ne parlai con le insegnanti quando lui non prese parte alle gite. La cosa appariva strana perché lui è un bambino molto ben inserito, socievole, con tanti amici, loro si accorsero subito che le sue erano scuse per non partecipare. Una delle insegnanti si mostrò molto sensibile e carina. L'altra, che io consideravo più materna, mi sorprese perché disse che il problema era che lui era ancora molto infantile. La cosa mi lasciò perplessa perché non avrei certo usato “infantile” per descrivere Mario che è un bambino piuttosto sveglio.

  • Le pipì di notte erano legate a qualche situazione particolare?

Lui bagnava il letto. Crescendo la cosa diminuiva, magari per un po' non succedeva, poi capitava di nuovo per 2-3 notti di seguito.
Avevo notato che se c'erano situazioni scolastiche tipo: interrogazioni, verifiche, o in occasione delle gite a cui lui non partecipava, sia prima che i suoi compagni partissero, che al loro ritorno, succedeva che bagnasse il letto.

  • Quanto è durato il problema?

Per ora non sono sicura che sia risolto. Mario ha quasi 12 anni, ma 3 mesi fa è successo di nuovo. Ora è più raro...

  • Avevi adottato qualche strategia per aiutarlo nel problema?

La pediatra mi aveva suggerito di evitare di farlo bere nelle 3 ore prima di andare a letto. In effetti questo riduceva gli episodi.
Però nei giorni in cui faceva sport e rientrava tardi non potevo non farlo bere, perché rientrava assetato e in quei casi spesso la pipì si ripresentava.

 

Intervista a Martina mamma di Daria, enuresi sino ai 6 anni 

  • Quando le hai tolto il pannolino?

Al compimento dei 5 anni le tolsi il pannolino anche di notte, nonostante lei si bagnasse. Andavamo incontro all'estate. Ma in ottobre, ripresa la materna, le rimisi le mutandine assorbenti, perché bagnava il letto molto spesso.

  • Come avevi affrontato il problema?

Quando era alla materna la portai da una logopedista perché pronunciava male alcune parole e in quell'occasione le parlai del fatto che di notte faceva ancora la pipì. Mi fece parlare con una psicologa.
Mi suggerì di togliere di nuovo il pannolino e comprare degli stickers a forma di petalo e di farle appiccicare uno sticker ogni volta che non si bagnava. Così creavamo tanti fiorellini. Inoltre io puntavo la sveglia di notte per svegliarla e farle fare pipì. Nel giro di poco riuscimmo a risolvere il problema, quindi prima che compisse 6 anni.

  • La bambina come si sentiva quando bagnava il letto?

Non le interessava, non manifestava particolare preoccupazione o disagio. Era capitato, punto. Non le dava pensiero neanche che ne parlassi.

  • Voi come reagivate?

Senza farne un problema, mi scocciava solo il fatto di dover lavare spesso le lenzuola.
Comunque mi ero oganizzata: coprivo il materasso, mettevo le lenzuola, puoi un grosso sacco di plastica e un'altro lenzuolo. Così di notte mi bastava cambiare lei, togliere il lenzuolo e la plastica, e lei era di nuovo all'asciutto.
Quando faceva pipì lei non si svegliava neanche.

  • Tu o tuo marito avevate avuto lo stesso problema?

Mio marito sì. Delle mie due figlie è capitato solo alla grande, e comunque si è risolto prima dei 6 anni.

 

Dunque il problema dell'enuresi è piuttosto diffuso, teniamo a mente che il bambino non trattiene la pipì perchè non riceve lo stimolo che la vescica è in procinto di svuotarsi.
E' un problema transitorio che si risolve da solo.
Esistono strumenti che consentono di gestire il disagio del bagnato: mutandine assorbenti, se il bambino accetta di indossarle, e traverse lavabili o usa e getta.
Inoltre è possibile tentare con alcune "terapie alternative" e rimedi per ridurre il disagio.

 di Barbara Siliquini

in collaborazione con DryNites

 

Credits immagine: cute little girl... on Shuttesrtock.com

Barbara Siliquini

Da single impenitente, affamata di vita, girovaga del mondo, donna in carriera, sono diventata una mamma allattona, spesso alternativa e innamorata del grande universo della nascita dolce, dell'alto contatto, della vita consapevole. Così è nato GenitoriChannel, per condividere con tutti: i dubbi nell'essere genitori, le scoperte, l'idea del rispetto come primo valore della genitorialità, i trucchi per vivere il quotidiano con leggerezza e con consapevolezza.

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