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Anoressica e fiera di esserlo!

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Stamattina, girando sul web, ho fatto una scoperta agghiacciante: le amiche di “ana” e “mia”… ana e mia sono i nick che le ragazze danno all’anoressia e alla bulimia. A quanto pare la rete brulica di forum, chat, community e siti di ragazze, da quelle giovanissime di 12-13 anni alle 40enni, che si scambiano consigli ed incitamenti su come diventare anoressiche o bulimiche, raggiungendo così perdite di peso ingenti, e avvicinandosi ad una magrezza scheletrica che è considerata un modello di bellezza. Il lait motive è "sono ana e fiera di esserlo!".

Un fenomeno che mi ha agghiacciato, perché riguarda, idealmente, le nostre figlie (99% sono donne) che in questa società sembrano combattere tra l’obesità e la magrezza patologica.

 

Quella dei siti “pro –ana” e pro-mia” e’ una vera e propria moda che ha mosso i primi passi negli Stati Uniti, dove ormai si calcola che oggi siano quasi 11 milioni le persone (99% donne tra i 12 e 40 anni) influenzate dal movimento e dall’ostentazione di un certo modo di apparire.
In Italia sarebbero 500.000 le ragazze malate e tra queste alcune migliaia decidono di partecipare a blog a favore dell'anoressia e della bulimia, raccontando con fierezza i risultati raggiunti. Entrare nel loro mondo è quasi impossibile. I forum sono tutti privati, l’incitamento e il tipo di informazioni che danno sono illegali e quindi possono essere oscurati.

Cosa troviamo in questi salotti virtuali? Cosa cercano coloro che li frequentano?
Vi si trovano semplici suggerimenti terrificanti su come sconfiggere la fame, tipo: «Non ti preoccupare, ecco cosa devi fare quando ti viene fame: pensa a qualcosa di schifoso, tipo pulire il water o la lettiera del gatto».
Sono siti in cui possiamo trovare una ragazzina di soli 13 anni che dispensa consigli su alimentazione ed esercizi fisici, o condivide il suo “digiuno” quotidiano:  1 mandarino, 1 arancia, 1 biscotto.
«A colazione bevo un thè al finocchio (0 kcal)», scrive una ragazza, indicando anche il numero di calorie ingerite, «a pranzo 2 yogurt al kiwi (220 kcal), a cena un cappuccino (50 kcal), spuntino un litro e mezzo di the senza zucchero (7kcal). Calorie totali della giornata: 277 kcal».
Mangiano (e si raccontano) questo, insieme a numerosi bicchieri d’acqua, cubetti di ghiaccio, lassativi, succo di limone o aceto a digiuno tutto intervallato da «2 ore di danza», «2 chilometri a piedi», «5 serie di corsa in 12 ore da ripetere ad intervalli regolari», «corse forsennate sulla cyclette per perdere i pochi grammi assimilati con un bicchiere d’acqua». Un’altra: «....ogni tanto mi concedo un pò di merluzzo ma è raro....eppure a me sembra di mangiare tantissimo. Stamattina ho fatto 30 minuti di cyclette ma dopo un bicchiere d'acqua i 3 etti persi sin stati ripresi.... in più lo stomaco».
Si danno manforte: «Voglio smetterla di organizzare trucchi e trucchetti per saltare i pasti, per trovare scuse davanti ai miei per non mangiare.» e raccontano con naturalezza ciò che per chiunque è agghiacciante: «Vomito incessantemente tutto il giorno», scrive una ragazza pro-Mia, «e più vomito più mi sento in colpa più mi faccio schifo più mangio e più vomito».
Parlano delle loro famiglie, talvolta inconsapevoli, «preparo il pranzo per tutta la famiglia», scrive Iris, «preparo la pasta e fagioli, la cucino io, la mangio tutta, la vomito fino alla bile. Compro un gelato, ne compro due, al terzo comincio a vomitare. Passo per il supermarket a comprare l'acqua. Compro un pacco di biscotti, e dei kinder fetta a latte, e un duplo. Mangio tutto in macchina. Vomito tutto in palestra, nel bagno, con la gente che fa la fila fuori per entrare.
Vedo ancora un pezzo di buccia di mela. Rosso. O era un pezzo di stomaco? Non lo saprò mai»

Il fatto è che essere “ana” o “mia” viene vista da queste persone non come una malattia, ma come una filosofia di vita di cui essere fieri.
Cosi’ si danno dei comandamenti “I comandamenti per essere magra”: 1. essere magra è più importante che essere in salute.  Le ragazze trovano la forza dei loro digiuni guardando foto di ragazze magre che sfilano in passerella, e si sentono protagoniste di una grande comunità, che le aiuta a sorreggersi a vicenda…

Mi sono accorta di questa cosa perché ho scoperto che Vogue Italia ha creato il movimento “vogue.it against pro-anorexic website” (contro i siti pro anoressia). Un bel messaggio se si pensa che queste ragazze spesso cominciano ispirandosi al mondo della moda… il direttore di Vogue sembra una in gamba, scrive bene, ma non si può dire che le immagini delle modelle aiutino a incorniciare come bella una ragazza di taglia 42 o 44…

Se volete sconcertarvi su questo tema potete visitare aracnohatingandotherefears forum dove ho trovato la maggior parte di queste informazioni… e c’e’ di più...

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