Bambini in ospedale: la ludoterapia

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Il gioco in ospedale come strumento di cura

I bambini che entrano in ospedale vivono un’esperienza emotivamente complessa e critica data dalla malattia e dall'allontanamento dalla famiglia, da casa, dalla scuola, in sintesi dal quotidiano.
Il contesto ospedaliero, in quanto ambiente estraneo in cui vigono ritmi e regole speciali (con le limitazioni di movimento connesse) e dove le pratiche mediche ed infermieristiche sono in primo piano, mette in crisi il delicato equilibrio legato al processo di crescita del bambino.
Il bambino che vive l'esperienza dell'ospedalizzazione è quindi un soggetto a rischio che ha bisogno di essere sostenuto a 360°.
Da qui deriva la necessità di un approccio globale in cui vengono presi in considerazione sia gli aspetti fisici della malattia sia quelli emotivi, psicologici e relazionali.

Diversi studi hanno ampiamente dimostrato che l'attività ludica può aiutare il bambino ad affrontare l'esperienza dell'ospedalizzazione.
Il gioco, adattato alla specifica realtà ospedaliera, permette al bambino di dare voce alle proprie emozioni, pensieri, paure connesse sia all’evento malattia sia all’ospedalizzazione. 
Con queste caratteristiche il gioco assume valenza terapeutica e diviene ludoterapia.
Il gioco in ospedale è un vero e proprio strumento di cura nel senso più ampio del termine.

In cosa consiste la figura del ludoterapista?

La figura del ludoterapista deve essere formata sia nelle tecniche di intervento sia negli aspetti psicologici ed educativi del gioco.
Senza un’adeguata formazione non potrebbe svolgere il suo ruolo di “mediatore emotivo”.
Il ludoterapista mette in primo piano i bisogni espressivi dei piccoli degenti senza rinunciare al divertimento ed è quindi pronto a giocare con tutte le emozioni che possono emergere nel qui ed ora dell’incontro.
Questo modus operandi permette al ludoterapista di creare un clima in cui le emozioni possono essere elaborate.
Il ludoterapista è in grado di giocare con i bambini e con tutte le emozioni e i temi che i piccoli degenti hanno bisogno di esprimere.
In ospedale sono in primo piano la paura, il dolore, l’attesa, l’imprevisto.
Indirettamente, l’intervento ludoterapico facilita la relazione bambino e genitori. I genitori provati dalla malattia e dall’ospedalizzazione del proprio figlio devono essere aiutati a giocare liberamente con il loro bambino.
Nelle sale giochi o nella stanza di degenza il genitore può assistere e partecipare al gioco riscoprendo il proprio figlio al di là della malattia.

Associazione Sale in Zucca - Roma

L’Associazione Sale in Zucca Onlus realizza dal 1999 interventi di ludoterapia con i bambini ricoverati nei reparti emato-oncologici e di neurochirurgia infantile del Policlinico Umberto I di Roma e del Policlinico A. Gemelli di Roma.
Il contesto dei reparti emato-oncologici risulta essere caratterizzato da regole mediche, infermieristiche ancora più rigide di altri reparti pediatrici; regole necessarie per l’espletamento delle pratiche mediche e per arginare i rischi dell’immunodepressione cui vengono sottoposti i bambini durante le cure. In questo contesto la proposta ludica, può diventare uno strumento di prevenzione del disagio psicologico dando al bambino strumenti per aumentare i fattori di resilienza.

Associazione Sale in Zucca Onlus
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