Omeopatia: Febbre e Belladonna

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Il martedì dell'omeopatia

in collaborazione con Farmacia Serra di Genova.

Il rimedio di oggi proviene dall'Atropa Belladonna una pianta delle Solanacee che contiene due tra gli alcaloidi piu' conosciuti: iosciamina e atropina. Vedremo su quali sintomi di febbre con malessere potremmo usare Belladonna.

Sintomi su cui funziona

Nel paziente sano l' intossicazione genera: febbre alta con rialzi irregolari accompagnata da prostrazione, secchezza delle mucose, bradicardia e midriasi, delirio e coma.
I segni caratteristici saranno quindi legati a patologie che insorgono con violenza e brutalita' immediate per la comparsa dei sintomi: congestione vascolare, secchezza delle mucose e spasmi.

Il paziente sarà abbattuto, congestionato con febbre alta. Contemporaneamente avrà cefalea intensa specialmente nei bambini.
La pelle è madida con sudorazione specialmente nelle parti coperte. Ha il corpo che emana calore.
Tossisce con tosse secca spasmodica scatenata dal solletico alla laringe con senso di costrizione faringea.
Fa fatica a parlare specialmente se ha mal di gola, la raucedine e' dolorosa migliorata con le bevande calde.
Lo stato generale peggiora con la luce, il rumore e con l'aria fredda.
Ha tendenza a dormire di giorno e fa fatica ad addormentarsi la notte e se dorme delira, cerca di scappare dal suo letto ed ha un sonno agitato.

Ovviamente i sintomi sono estremizzati, le caratteristiche che troverete legate a questo rimedio in tutti i testi sono quelle dell' infiammazione: arrossamento brillante (rubor), tumefazione brusca (tumor), dolori pulsanti ( dolor), calore intenso con sensazione di bruciore (calor).


Posologia (come assumerlo)

Di solito per febbri che si manifestino in questo modo si usa la 9 ch ogni due ore fino al miglioramento dei sintomi.

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