Parto, anticoncezionali, aborto... siamo libere di scegliere?

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Gravidanza, parto, contraccezione femminile, aborto... le donne sono davvero libere di scegliere in questo Paese "democratico"?  
Nella mia esperienza di "birth activist", di presidente di un'associazione che si occupa di questi temi (www.partonaturale.org), di depositaria si di decine di racconti e testimonianze rispondo che non è così: troppo spesso non sono libere di scegliere.

Le informazioni corrette faticano a circolare, il personale sanitario spesso non è preparato (sì, sì, sto proprio dicendo che molti ginecologhi e molte ostetriche non sanno le cose che riguardano il loro mestiere, ...non tutti eh). Ma anche le persone, "le pazienti", hanno la tendenza a non pensare più a se stesse come ai principali responsabili delle scelte o non scelte che fanno sulla loro salute.

Ciò che ne esce è un Paese con il più alto tasso di tagli cesarei in Europa, in cui la donna di rado può scegliere come o dove vuole partorire, in cui parti operativi, kristeller, episiotomie, induzioni sono una routine il cui prezzo è pagato dalla salute di donne e neonati, in cui la contraccezione è un tema poco conosciuto e a volte osteggiato (enormi difficoltà ad ottenere la pillola del giorno dopo), dove decidere di portare avanti o meno una gravidanza troppo spesso non è un diritto esercitabile, perché nelle strutture pubbliche i medici preferiscono essere "obiettori" (cioè dichiarare di non poter praticare l'aborto per scelta ideologica), mentre magari i loro freni ideologici si ammorbidiscono quando lavorano in clinica privata, o nel loro studio... ma negli ospedali essere obiettori significa fare lavori più gratificanti ed essere considerati "migliori"...

Da anni le cose si muovono perché qualcosa cambi, perché la libertà di scelta delle donne e dei professionisti sia davvero garantita su questi temi. Non so dire se il movimento è crescente o rimane sempre di nicchia, ma sono molte (sia pure una minoranza) le professioniste e i professionisti che quotidianamente si adoperano per migliorare le cose, e sono molte e, queste sì sicuramente in crescita, le donne che si muovono per sostenere questo movimento. 

Il 9 novembre gli attivisti, professionisti e non, della nascita e salute sessuale e riproduttiva della donna, si incontrano per una giornata di lavoro. In vista c'è il cambio della classe politica del Paese, allora vale la pena cominciare a pensare a come vorremmo che il legislatore ci aiutasse ad ottenere una reale libertà di scelta.

L'obiettivo dunque è prima di tutto stendere delle proposte concrete, poi dare voce a queste proposte, affinché siano sempre di più le persone che conoscono e sostengono la libertà per le donne di decidere consapevolmente e, senza vincoli esterni alla propria coscienza e ai propri valori, cosa scelgono per sè, e infine determinare un cambio reale e positivo.  Lavorare per la libertà, la salute e la sicurezza di ciò che riguarda la sessualità della donna, è un modo per garantirsi un futuro migliore

I temi che affronta "LIBERE DI SCEGLIERE"

- libertà di come e dove partorire,

- libertà di contraccepire

- libertà di abortire.  

Come nasce "LIBERE DI SCEGLIERE"

I promotori sono "Cerchi", un gruppo di discussione on line, sui temi della nascita, principalmente frequentato da professionisti e attivisti del mondo perinatale, ed "Andria" , l'associazione scientifica di professionisti del perinatale.

Cos'è "LIBERE DI SCEGLIERE"?

Un'agorà, una piazza concreta e virtuale allo stesso tempo, un luogo di scambio, di crescita, di confronto e di sostegno, un ponte tra la politica e le donne che passi attraverso la cura di cui siamo gli emissari, un'iniziativa che permetta ad ognuno di attivarsi per il bene comune.

Cosa non è "LIBERE DI SCEGLIERE"?

Non è un convegno ma non è nemmeno un seminario con docenti e discenti, non è un partito ma un gruppo che vuole dialogare con la politica nella consapevoezza del grande disorientamento che essa vive, nel tentativo di ripartire dai bisogni delle persone.

Non sono un professionista sanitario, come posso contribuire al progetto "LIBERE DI SCEGLIERE"?

Puoi contribuire al progetto portando il tuo punto di vista, suggerendo azioni, mettendo a disposizione le tue competenze professionali.

Come posso partecipare a "LIBERE DI SCEGLIERE"?

Manifestando pubblicamente la tua adesione e il tuo impegno a lavorare sugli obiettivi del gruppo.
Periodicamente sarà pubblicata su "Cerchi" la lista aggiornata delle presenze confermate.
Su www.associazioneandria.it troverai maggiori informazioni e la possibilità di aderire tramite l'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il tuo contributo concreto a "LIBERE DI SCEGLIERE"?

L'adesione al progetto implica l'impegno ad agire localmente monitorando, segnalando e attivandosi in azioni coordinate con il gruppo.

Aspettiamo il tuo contributo per:
* accompagnare le persone ad una più consapevole scelta informata sulla riproduzione fin dall'età scolare, con una formazione che consideri gli aspetti affettivi, relazionali e sociali della sessualità;
* garantire e migliorare l'accesso alla contraccezione nelle diverse modalità, con un counseling appropriato, rivedendo il regime dei prezzi con un maggior impegno del SSN;
* assicurare l'accesso all'interruzione di gravidanza medica e chirurgica, trovando le necessarie soluzioni alle numerose resistenze all'applicazione della legge 194, anche in relazione all'abuso dell'obiezione di coscienza;
* favorire la consapevolezza dell'importanza della programmazione della gravidanza come elemento di salute;
* promuovere la continuità assistenziale e la prescrizione ostetrica per la gravidanza;
* ridurre la medicalizzazione della gravidanza fisiologica;
raccogliere e diffondere pubblicamente i dati epidemiologici delle diverse strutture;
* sostenere iniziative legislative a favore del parto a casa e in casa maternità;
......... 

Quanto costa "LIBERE DI SCEGLIERE"?

Un contributo alle spese di 10 euro

Nel lungo periodo, quali sono gli obiettivi di "LIBERE DI SCEGLIERE"?

Dopo le elezioni politiche il gruppo continuerà a monitorare la situazione dell'assistenza in Italia anche cercando di rendere fruibili, aggiornati e controllati i dati sull'assistenza pubblica.

L'incontro

Venerdì 9 novembre 2012, ore 8.30, presso la Casa Internazionale delle Donne Roma, Via della Lungara 19, 00165 Roma.

La partecipazione è subordinata alla capienza della sala, per partecipare contattare Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Maggiori informazioni sulla giornata: www.associazioneandria.it/andria


Il comitato promotore:

Lucia Bagnoli - ostetrica
Laura Castellarin - ostetrica
Barbara Grandi - ginecologa
Pietro Puzzi - ginecologo
Giovanna Scassellati - ginecologa
Marina Toschi - ginecologa

Società invitate:

AGITE
AIED
ALBA (nodo Salute)
Associazione nazionale ostetriche parto a domicilio
Casa internazionale delle donne
CEVEAS
Crinali
Genitori Channel
Il Melograno
Il Nido - Bologna
Nascere in casa
Nascere meglio (Mestre)
IRIS
ISS
ISTAT
LAIGA
MIPA
Noi Donne
SEAO
SMIC
SLOW MEDICINE
SNOQ
Vitadidonna

Altri gruppi e singoli potranno aderire e partecipare compatibilmente alla disponibilità di posti nelle sale disponibili. Si auspica una rappresentanza da tutte le regioni italiane.

L'immagine è di Rosanna Battaiotto e fa parte della collettiva "ALT - il corpo è mio".

 

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