Homeschooling: perché l'ho scelto per i miei figli

Scritto da

La nostra esperienza di homeschooling.

Questo è il nostro quinto anno di homeschooling (istruzione parentale, scuola familiare o educazione parentale che dir si voglia) con i nostri figli, a giugno la più grande farà l'esame di idoneità per poter accedere alla prima media il prossimo anno in cui frequenterà una scuola del territorio. Normalmente non amo parlare del percorso che abbiamo fatto in questi 5 anni, anche se è stato davvero prezioso per tutti noi, e non solo per la mia riservatezza caratteriale ma perché per esperienza ho capito che le persone davvero interessate sono pochissime.

Quando siamo fuori casa nelle ore in cui normalmente i bambini sono a scuola la domanda che ci fanno SEMPRE è "come mai oggi niente scuola?", la mia risposta di solito è "no loro non vanno a scuola, fanno homeschooling, sì è legale e tutti lo possono fare" e poi tronco lì la conversazione perché so che dopo arriveranno le solite domande "ma la socializzazione? E quindi gli insegni tu? Ma come fai a sopportarli tutti il giorno? ecc. ecc.", domande a cui io risponderei anche volentieri dedicando un po' del mio tempo a diffondere informazioni che potrebbero essere utili agli altri ma, come ho detto, so che la maggior parte di quelle domande non sono fatte per saperne di più ma con il solo scopo di criticare senza saperne niente.

Quella di parlare di homeschooling senza minimamente conoscerne la realtà è un'abitudine che ultimamente ho ritrovato in parecchi articoli su testate più o meno autorevoli ed è proprio questo che mi ha convinto a scrivere qualcosa sulla nostra esperienza.

Cos'è la scuola familiare o homeschooling?

Ho scritto una guida completa all'homeschooling in Italia che risponde a tutte le domande che di solito mi fanno. Copre davvero tutti gli argomenti che possono interessare i genitori che si accingono a fare scuola familiare e anche quelli che sono solo curiosi, dalla burocrazia alle idee didattiche, dal problema socializzazione alle risorse ed è ricca di contributi di tanti genitori che ho conosciuto in questi anni.

Ma quante sono le famiglie che fanno istruzione parentale in Italia?

Da quando noi abbiamo iniziato a fare istruzione parentale, 5 anni fa, il numero delle famiglie che fanno questa scelta è aumentato esponenzialmente ma i numeri sono ancora piccolissimi se li paragoniamo ai bambini che vanno a scuola, si parla di circa 1500 famiglie in tutta Italia, dislocate prevalentemente nel Nord e nel centro.

Ma allora perché tutta questa attenzione su un fenomeno che coinvolge così pochi bambini?
Perché l'homeschooling mette in discussione la struttura stessa della scuola e cioè che si può imparare anche senza la scuola, senza la classe, senza l'insegnante.

Il fallimento della scuola: 1 italiano su due non comprende quello che legge

Tutti noi siamo andati a scuola, abbiamo fatto tante esperienze lì dentro, non solo legate all'istruzione, e non ci passa neanche per la testa che esperienze e apprendimento si possano fare in modo diverso. La scuola è vista come un caposaldo della libertà, la scuola pubblica in particolar modo è stata creata per portare la cultura a tutti i bambini indipendentemente dal grado di cultura della loro famiglia o dal livello economico dei genitori.
Se pensiamo ad un mondo senza la scuola ci viene subito in mente l'analfabetismo e l'ignoranza in cui vivevano le classi popolari fino all'avvento della scuola pubblica.

Ed è vero, la scuola pubblica è una grande invenzione ma ci siamo mai chiesti se assolve davvero il suo compito? Perché se ci limitiamo a guardare l'indice di analfabetismo possiamo dire che oggi le persone sanno leggere, scrivere e far di conto ma nessuno di noi vorrebbe solo questo per i propri figli, imparare a leggere non è un fine in se stesso, è utile solo se poi usiamo questa competenza per ampliare la nostra cultura attraverso i libri, così come è inutile imparare le quattro operazioni se poi non siamo in grado di interpretare un grafico o risolvere un problema vero.

Eppure secondo una ricerca dell'Ocse di qualche anno fa  il 45% degli italiani risulta essere analfabeta funzionale ovvero sa leggere, scrivere e far di conto ma non è in grado di usare queste abilità nelle situazioni della vita quotidiana. gli esperti hanno preso in considerazione le capacità "di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere con testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità" ma anche la capacità di "accedere, utilizzare, interpretare e comunicare le informazioni numeriche". In tutte queste competenze gli italiani sono all'ultimo posto della classifica.

Quasi un terzo della popolazione leggendo un libro o qualsiasi altro testo scritto riesce ad interpretare soltanto informazioni semplici. Forse qualche domanda sul nostro sistema d'istruzione è d'obbligo, non credete?

Il trailer del documentario sulla scuola familiare Figli della libertà che uscirà a marzo.

Perché un genitore sceglie di prendersi una responsabilità così grande?

I motivi per cui una famiglia sceglie l'homeschooling sono davvero tanti ma probabimente vanno tutti sotto un unico cappello: la scuola dove dovrebbero mandare i propri figli non soddisfa quei requisiti che le famiglie ritengono di importanza fondamentale. E' tutto qui, non c'è sfiducia nello Stato come ho letto in un articolo (beh sì magari c'è ma per altri motivi!), non c'è presunzione o arroganza, siamo genitori come tutti gli altri che cercano di fare del loro meglio per i propri figli.

Il meglio nel nostro caso non corrisponde con la scuola.

E' una scelta impegnativa e impopolare che mette alla prova ogni giorno la tua capacità di rimanere centrato in ciò che reputi il meglio per te e per la tua famiglia perché tutti, dai nonni al più lontano parente, agli amici e persino alle persone che incontri per strada si sentiranno in diritto e in dovere di darti la loro opinione non richiesta.

Immaginate di andare dal panettiere con vostro figlio e quello comincia a martellarvi di domande "Ma come mai ha mandato suo figlio in quella scuola? E' sicura che gli diano la giusta istruzione? E se poi alle superiori si troverà male? Ha degli amici? Forse non si occupano abbastanza della socializzazione... " poi passate in cartoleria e via di nuovo una sfilza di domande, arrivate stremati dai nonni, ma anche lì l'interrogatorio prosegue.
Naturalmente non è così tutti i giorni, dopo un po' i più desistono dal farti cambiare idea e rimangono solo i più tenaci che le tentano tutte come fare pressione direttamente sui bambini, invitarti ad appuntamenti "al buio" dove in realtà ti vogliono far incontrare l'amica insegnante (sì ci è successo anche questo!).
Per fortuna dopo il secondo anno iniziano ad arrivare le prime soddisfazioni, i parenti e gli amici più vicini vedono bene che i tuoi figli non sono diventati ignoranti e asociali e si mettono il cuore in pace e addirittura alcuni arrivano a fare qualche apprezzamento positivo, altri ancora vengono a chiederti informazioni perché disperati dalle tante mancanze della scuola.

Tutti dicono che la scuola fa schifo ma se fai scuola familiare tutti ti diranno che la scuola è meravigliosa!

Volete sapere ciò che funziona bene nella scuola? Andate in giro a dire che i vostri figli non ci vanno e in men che non si dica vi elencheranno tutte le cose positive della scuola: la maestra meravigliosamente empatica, il nuovo laboratorio di musica, lo scambio con la scuola austriaca... sì certo sono cose che esistono per fortuna ma non possiamo tapparci gli occhi così tanto da non vedere le enormi pecche che hanno la maggior parte delle scuole, basta guardare la foto di una classe e confrontarla con la foto di una classe negli anni '30 per vedere quanto poco è cambiata la scuola nell'ultimo secolo e basta guardare fuori dalla finestra per vedere quanto invece è cambiato il mondo, per non parlare del mondo del lavoro che dall'avvento delle nuove tecnologie va a velocità supersonica.

Certo le linee guida ministeriali sono molto innovative ma quanto vengono applicate? Parliamo degli insegnanti, per fortuna esistono ancora insegnanti che fanno il loro lavoro con passione ma quanti sono e che strumenti hanno?

Nella scuola si ha sempre l'impressione di essere in balia della sorte: "Tuo figlio è nella sezione A? Ti è andata bene, l'insegnante di classe è ottima" oppure "Per fortuna non è un insegnante di ruolo, speriamo che il prossimo anno ne venga una migliore".

C'è anche un altro aspetto che a noi preoccupava molto, ci dicono spesso "a scuola si fanno gli anticorpi" o ancora "imparano a difendersi", il concetto è che più un bambino è esposto alla frustrazione, all'umiliazione e alle difficoltà è più diventerà forte per sopportare gli urti della vita, un giorno mi è stato persino detto "non potrai mica tenerli sotto una campana di vetro per tutta la vita, prima o poi usciranno e vedranno che la vita fa schifo".

No mi dispiace io non ci credo, la sensibilità è un valore, ci ho messo 40 anni per capirlo, non mi interessa indurire i miei figli e vorrei che sapessero che la vita è meravigliosa e che possono diventare tutto ciò che desiderano. Vorrei che fossero emotivamente solidi, questo sì, e quindi li proteggo da ciò che reputo sofferenza inutile, come le piccole piantine hanno bisogno di essere protette dal vento e dalla grandine per crescere forti e dirittte. 

Se non sei un insegnante come fai a essere sicura di provvedere alla sua istruzione nel migliore dei modi?

Voi ne siete sicuri? Siete tranquilli perché pensate che la scuola in cui va vostro figlio offra la migliore istruzione possibile? Buon per voi, in questo caso non valuterete altre opzioni e andrete avanti sereni per la vostra strada, anche se, a giudicare dal livore che leggo nei commenti agli articoli sull'homeschooling, è un discorso che tocca tasti sensibili di molti genitori.

Noi avevamo solo una certezza, sapevamo che la scuola così com'è non era ciò che volevamo offrire ai nostri figli e da lì ci siamo mossi per trovare alternative.
Ogni anno ci siamo posti la domanda se fosse meglio iscriverli a scuola o continuare con l'homeschooling, i dubbi sono parte del percorso, il punto per me non è fare ciò che è giusto in assoluto ma fare ciò che è giusto per me e per la mia famiglia, mi faccio domande che forse la maggior parte dei genitori non si fanno ed è questo che sta cambiando, che molti genitori si chiedono cosa vogliono davvero per i loro figli al di là del sentiero già tracciato.

Di questo e dei molti modi di apprendere vi parlerò in un altro articolo, oggi vedo che molte persone si risvegliano da un torpore in cui siamo caduti tutti e vedono l'assurdità di una vita fatta di stress, omologazione, e grigiore e vorrebbero fare qualcosa, non credo che l'homeschooling sia LA soluzione a tutti i problemi ma di certo è un buon punto di partenza per capire qualcosa di più su se stessi, sui propri figli e sulla libertà, un punto di partenza per deviare un poco dalla strada già tracciata e provare a creare un nuovo sentiero, migliore di quello vecchio.

Letture consigliate:

I vostri figli hanno bisogno di voi. Perché i genitori oggi contano più che mai
di Gordon Neufeld , Gabor Maté, e al.

Non sono mai andato a scuola. Storia di un'infanzia felice
di André Stern e M. Karam

Come apprendono i bambini
di John Holt

Liberi di imparare. L'esperienza di scuola non autoritaria in Italia e all'estero raccontate dai protagonisti
di Francesco Codello e Irena Stella 

Fuori di testa. Perché la scuola uccide la creatività
di Ken Robinson

di Barbara Lamhita Motolese

 

Immagine principale: homeschooling on Shutterstock 

Barbara Lamhita Motolese

Amo l'innovazione in tutti i campi, e come mamma mi sono scoperta innovativa facendo scelte del passato!
Vivere la mia genitorialità ricercando la coerenza con il mio sentire e con il mio pensiero, mi ha portato a esperienze poco comuni e molto felici: il parto in casa, il co-sleeping, il babywearing, e l'homeschooling... per citarne alcune.
Sono un'appassionata custode della nascita e della genitorialità consapevole.
Ho dato vita a Lallafly.com e al suo blog GenitoriChannel.it per coniugare la mia passione dei temi genitoriali con quella per il web.

Aggiungi commento