Quando la relazione tra genitori finisce, sia essa una separazione di un'unione matrimoniale, o di una coppia di fatto, i genitori rimangono tali tutta la vita e il figlio che hanno in comune li vedrà sempre nella necessità di interagire per prendere decisioni e compiere atti formali, in particolare finché i bambini sono minorenni.
Se siete seprati o divorziati e decidete di andare in viaggio, in Italia o all'estero: di quali documenti avete bisogno? serve l'altro genitore per richiederli? che obblighi di avvisare l'altro avete? che diritti di portare il bambino in giro avete? che limiti può imporre l'altro genitore?
Ne abbiamo parlato con lo Studio Legale Barbara D'Angelo ed ecco le informazioni che possono essere utili se volete viaggiare e siete genitori separati o divorziati.
I documenti di viaggio dei minori con genitori separati o divorziati
Anche se i genitori del bambino non hanno più un vincolo legale che li unisce, rimangono genitori. Quindi, valgono le stesse regole che si applicano ai minori che sono figli di genitori regolarmente sposati.
Pertanto, per ottenere i documenti validi per l'espatrio (carta di identità e passaporto o dichiarazione di accompagnamento) dovrà essere acquisito l'accordo di entrambi. Per il rilascio del passaporto dei figli minori e personale del genitore, anche se separato, divorziato o non più convivente, è necessario l'assenso anche dell'altro genitore.
In alcuni casi, nel provvedimento del giudice della separazione o del divorzio è fatto esplicito riferimento agli obblighi o al diritto dei genitori di portare i figli in luoghi diversi da quello di domicilio. Ad esempio il giudice può indicare che è fatto divieto ad uno dei genitori di portare all’estero il minore, o di portarlo in certe località, oppure può indicare che il bambino può andare in certi Paesi, senza necessità di previo assenso dell'altro genitore.
Se nel provvedimento non c’è menzione di queste cose, le regole che si applicano sono quelle che seguono.
Se uno dei genitori è contrario al rilascio dei documenti per l’espatrio per il minore
Nel caso in cui uno dei genitori non sia d’accordo sul rilascio di documenti validi per l’espatrio, l’altro genitore può, se lo ritiene, chiedere l’intervento del Giudice Tutelare che, svolti gli opportuni accertamenti, emetterà un provvedimento di assenso al rilascio del passaporto o della carta di identità valida per l'espatrio sostitutivo del consenso del genitore che l'abbia rifiutato.
Il diniego del rilascio dei documenti validi per l'espatrio dev'essere sorretto da motivazioni fondate (ad esempio, quando si teme che il genitore intenda trasferirsi stabilmente all'estero con il figlio, in tal modo interrompendo o rendendo più difficoltosi i rapporti con il genitore che resta in Italia, oppure nel caso in cui vi sia il fondato pericolo che il genitore si trasferisca definitivamente all'estero, sottraendosi agli obbligi di cura e di mantenimento del figlio).
Comunicazioni sui viaggi dei minori, tra genitori separati
Ciascun genitore ha diritto di sapere dove si trova il proprio figlio e di poter comunicare con lui. Quindi, in linea generale, se un genitore organizza un viaggio con il figlio, dovrà comunicare all’altro genitore dove porta il figlio ed indicare un recapito telefonico al quale l'altro genitore possa raggiungere telefonicamente il figlio (basta un cellulare anche dello stesso genitore o il numero della struttura ricettiva). Questo sia all’estero che in Italia, sia per un periodo breve che lungo.
Diciamo che, come per i genitori sposati, entrambi i genitori hanno il diritto di sapere dove sta il figlio e di raggiungerlo telefonicamente.
Un genitore può impedire il viaggio del minore con l’altro genitore?
Nei casi normali di separazione, il genitore che porta il figlio in viaggio ha diritto di farlo, non è tenuto ad acquisire il benestare dell’altro genitore. Deve solo comunicare la meta e un contatto.
Ovviamente questo vale se il viaggio non inficia il diritto dell’altro genitore di trascorrere del tempo con il figlio; se si verifica questa condizione, occorrerà trovare un accordo e, in caso di mancato accordo, rivolgersi al Tribunale per essere autorizzati espressamente al viaggio all'estero.
Se uno dei due genitori è inadempiente, rispetto alla comunicazione, o al rispetto dei tempi di visita dell’altro, si può portare la questione al giudice il quale potrebbe commissionare una sanzione e, nei casi più gravi, persino condannare il genitore inadempiente a risarcire il danno che l'altro genitore o lo stesso figlio hanno subito per il fatto di essere stati costretti ad una lontananza forzata.
L’unico caso in cui il genitore può chiedere ad un giudice di impedire che l’altro genitore porti il bambino in un luogo per un periodo di vacanza è che ci siano evidenze che la meta possa essere pericolosa per il minore. Ad esempio, se si vuol portare il bambino in un Paese instabile politicamente o in guerra, o in un posto insicuro, insalubre, etc. per il bambino. I possibili pericoli per il figlio dovranno essere dimostrati da parte del genitore contrario al viaggio.
Se il genitore ha l’affido esclusivo
Le logiche non cambiano rispetto a quanto abbiamo detto, a meno che l’affido esclusivo non sia accompagnato da indicazioni specifiche o molto stringenti da parte del giudice al momento della separazione.
di Barbara Siliquini revisionato dall'Avvocato Barbara D'Angelo
crediti immagine: Happy mother... on Shutterstock
Commenti
In questo caso il genitore che ha l'affido esclusivo deve portare in questura il decreto del tribunale che lo specifica al momento di richiedere i passaporti.
volevo sapere se il passaporto di un minore richiesto dai genitori nel corso dell'unione, successivamente alla separazione occorsa consensualmente , è valido sino alla sua naturale scadenza o deve essere rifatto ex novo.
Nell'attesa, ringrazio e trasmetto cordiali saluti.
direi che continua ad essere valido.
Grazie
Il mio quesito è il seguente.
Un coniuge che immotivatamente si rifiuta di consegnare all' ex-coniuge i documenti dei figli, commette qualche reato? Posso procedere a denuncia?
Grazie per la risposta.
La ex moglie del mio compagno ha portato le due bambine presso la residenza estiva distante 300 km dalla nonna e le ha lasciate lì dai nonne e lei è rientrata a Napoli mandando poi un messaggio informando il padre che se volesse vedere le figlie come stabilito da sentenza può andare tranquillamente a trovarle !io credo che sia assurdo una condotta della madre ....e credo che abbia commesso un reato di sottrazione del minore ostacolando anche la figura paterna si può intervenire?gra zie
Purtroppo non siamo in grado di aiutarti, ti consiglio di rivolgerti ad un avvocato esperto in materia.
posto che questo non è un parere legale, se potare in vacanza la ragazza non inficia il diritto dell'altro genitore di vederla (in pratica non è nel periodo in cui dovrebbe stare con la mamma), lei non è tenuto ad acquisire il consenso.
Sono presidente di una Associazione Sportiva Dilettantistica . Per tesserare alla squadra e/o partecipare alle attività della associazione, un atleta, figlio minorenne di genitori separati, devo avere il consenso o il benestare anche dell'altro genitore non affidatario?
io sono separato, ho una bimba di 9 anni con affidamento condiviso.
Ogni anno la bimba va con mia sorella qualche giorno al mare o in montagna.
Quest'anno vuole portarla in Sardegna; ho chiesto con sms alla mamma 3 volte il consenso e 3 volte ha risposto ok.
Successivamente mia sorella ha prenotato tutto, aereo, villaggio, trasferimenti ecc...ora, a distanza di qualche giorno, salta fuori la signora dicendo che non è convinta e che non è tranquilla e non mi vuole firmare la delega di accompagnamento.
Che faccio?
Non dovrò mica andare dall'avvocato per questo, spero!
posto che il nostro non può considerarsi un consulto legale, i genitori divorziati o separati non possono arbitrariamente stabilire che un figlio non possa fare un'attività o un viaggio stabilito dall'altro genitore.
Non c'è discrezionalità . Il genitore può opporsi ad un viaggio solo portando motivazioni oggettive di grave pericolo o danno che tale viaggio potrebbe generare: ad esempio se si va in un posto in cui è in corso un conflitto, vi è una grave instabilità politica, o è un luogo insalubre. In ogni caso è il genitore che si oppone al viaggio che è tenuto a dimostra i possibili pericoli per il figlio.
Saluti, e grazie di averci visitato.
My blog :: Rosalinda
A marzo vorrei trascorrere qualche giorno in Spagna con mio figlio che ha 9 anni.
IO e sua madre sia divorziati.
Per il viaggio basta la semplice carta d'identità valida per l'espatrio o devo farmi firmare una liberatoria dalla sua mamma?
Grazie
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