I benefici del taglio ritardato del cordone (con video)

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In passato le donne partorivano il bambino in posizione accovacciata, e la forza di gravità, permetteva al sangue di defluire con più forza tra madre e figlio. E’ solo dallo scorso secolo che la medicina occidentale ha cominciato a pensare che fosse più salutare separare la madre dal bambino il prima possibile, nell'idea che il taglio ritardato del cordone potesse incrementare la possibilità di anemia materna (evento non supportato da evidenze scientifiche).

Inoltre fino a qualche decennio fa si credeva che quello presente nel cordone ombelicale fosse sangue ordinario, ma oggi sappiamo che questo contiene invece una dote inestimabile: infatti è sangue che contiene le importantissime cellule staminali. Queste non solo posseggono proprietà rigenerativa ma possono essere impiegate dall’organismo del bambino per costituire diversi tipi di cellule, utili per diversi organi.

 

Per questo motivo molti studi sostengono l’ipotesi che vi siano grandi benefici a lasciare il cordone ombelicale intatto almeno per qualche minuto dopo la nascita.

Il beneficio più evidente e facilmente misurabile riguarda la prevenzione dell'anemia: mantenere il cordone ombelicale collegato aiuta a prevenire l’anemia per i neonati. Alcuni studi hanno verificato che ritardare di 30 secondi il taglio nei neonati prematuri, oltre che prevenire l’anemia aiuta ad evitare disturbi come l’emorragia intraventricolare, riduce la possibilità dell’insorgere di infezioni ed anche il bisogno di trasfusioni di sangue.

Quali sono le conseguenze positive del taglio ritardato ce lo illustra brevemente in questo video il dr. Ricardo Chavez, pediatra e neonatologo Brasiliano, intervenuto proprio sul tema del taglio del cordone al Convegno inter-atlantico sulla nascita e la salute primaria, tenutosi quest'anno a Las Palmas di Gran Canaria.

Ciò che Chavez afferma, è che vi sono studi che mostrano che i benefici sono rilevabili non solo alla nascita, il taglio ritardato ha infatti conseguenze positive su allattamento, irrorazione sanguigna degli organi, e molto altro. Ma,soprattutto, che c'e' un aspetto di grande interesse che ancora l'evidenza scientifica non ha indagato, e riguarda le conseguenze del taglio immediato sullo sviluppo sensoriale del bambino...

 

Conseguenze del taglio precoce del cordone - Ricardo Chavez

 

Ritardare il taglio del cordone ombelicale può avere un effetto positivo per il neonato. Infatti, se si ritarda di 2-3 minuti, il bambino può ricevere altri 40 ml di sangue materno per chilogrammo di peso. Nel caso di un neonato che pesi tre chili, che abbia un livello di emoglobina di 170 g/l questo equivale ad aumentare le riserve di ferro di 75 mg. Se si tiene presente che nei piccoli di mamme che avevano bassi livelli di ferro, oppure erano anemiche, una delle conseguenze più frequenti è lo sviluppo di carenze di ferro attorno ai sei mesi di età, è facile capire che questo ritardo potrebbe essere provvidenziale per arrivare con scorte adeguate al momento in cui sarà possibile attuare altre manovre per correggere eventuali anemie. Che l'effetto potesse essere questo si sapeva, ma sono sempre mancati studi che ne valutassero a lungo termine l'efficacia. E' quello che hanno fatto alcuni ricercatori di Città del Messico*.

Lo studio si è svolto coinvolgendo 358 coppie mamma-bambino, alcune delle quali presentavano i fattori di rischio classici (anemia e carenza di ferro per le madri, basso peso alla nascita...) e altri no. Un campione rappresentativo di diverse situazioni, quindi. In una metà del campione, il taglio del cordone ombelicale è stato rapido, entro i 30 secondi, nell'altro si sono attesi 90 secondi. A sei mesi di età è stato valutato lo stato ematologico dei bambini. A questa età, i piccoli il cui cordone ombelicale era stato tagliato più tardi presentavano valori superiori, ma nell'intervallo normale, del volume corpuscolare, che se è troppo basso o troppo elevato è segno di anemia. Inoltre, presentavano valori superiori di ferro corporeo totale e di ferritina, la proteina prodotta dal fegato che serve a immagazzinare il ferro.

Inoltre, i ricercatori hanno valutato quali bambini traevano i maggiori vantaggi da questa manovra. Il beneficio era più spiccato nei nati di basso peso, tra 2,5 e 3 kg, in quelli che nascevano da mamme i cui livelli di ferritina erano piuttosto bassi e, infine, in quelli che non avevano già  ricevuto alimenti fortificati con ferro, in pratica quelli allattati al seno.

In definitiva, se si attendono due minuti per recidere il cordone ombelicale, si può prevenire efficacemente lo sviluppo di carenze di ferro. E' un dato importante, se si tiene conto che nei paesi in via di sviluppo, il 50% dei bambini sviluppa anemia vera e propria entro il primo anno di età, e anche fuori dalle area disagiate, non è detto che l'anemia materna, o la deficienza di ferro, siano tanto rare, come la possibilità  di una nascita sottopeso. Questo semplice intervento, che non costa nulla, può migliorare di gran lunga le prospettive. Quanto ai rischi per la madre, nello studio le donne del gruppo in cui si è atteso per il taglio non hanno presentato emorragie o sanguinamenti superiori. Con le attuali tecniche di preparazione e assistenza, nei parti normali è difficile che possano prodursi incidenti di questo tipo.

 

*: Chaparro CM et al. Effect of timing of umbilical cord clamping on iron status in Mexican infants: a randomised controlled trial. The Lancet 2006; 367:1997-2004

immagine: Lotus birth italia

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